Parte seconda72. Come il pittore dev'esser vago di udire, nel fare dell'opera, il giudizio di ognuno
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/71. Della trista suasione di quelli che falsamente si fanno chiamare pittori
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/73. Come nelle opere d'importanza l'uomo non si deve mai fidare tanto nella sua memoria, che non degni ritrarre dal naturale
IncludiIntestazione
1 giugno 2008
75%
Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator>
<dc:date>XVI secolo</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_seconda/72._Come_il_pittore_dev%27esser_vago_di_udire,_nel_fare_dell%27opera,_il_giudizio_di_ognuno&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20110421123859</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_seconda/72._Come_il_pittore_dev%27esser_vago_di_udire,_nel_fare_dell%27opera,_il_giudizio_di_ognuno&oldid=-
20110421123859
Trattato della Pittura - Parte seconda 72. Come il pittore dev'esser vago di udire, nel fare dell'opera, il giudizio di ognuno Leonardo da VinciXVI secolo
Parte seconda
72. Come il pittore dev'esser vago di udire, nel fare dell'opera, il giudizio di ognuno
Certamente non è da ricusare mentre che l’uomo dipinge il giudizio di ciascuno, perocché noi conosciamo chiaro che l’uomo, benché non sia pittore, avrà notizia della forma dell’altro uomo, e ben giudicherà s’egli è gobbo o s’egli ha una spalla alta o bassa, o s’egli ha gran bocca o naso od altri mancamenti. Se noi conosciamo gli uomini poter con verità giudicare le opere della natura, quanto maggiormente ci converrà confessare questi poter giudicare i nostri errori, ché sappiamo quanto l’uomo s’inganna nelle sue opere; e se non lo conosci in te, consideralo in altrui, e farai profitto degli altrui errori. Sicché sii vago con pazienza udire l’altrui opinione; e considera bene e pensa bene se il biasimatore ha cagione o no di biasimarti; e se trovi di sí, racconcia, e se trovi di no, fa vista di non l’avere inteso; o, s’egli è uomo che tu stimi, fagli conoscere per ragione ch’egli s’inganna.