Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/783. Perché i monti distanti mostrano piú oscure le sommità che le loro basi

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Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti
783. Perché i monti distanti mostrano piú oscure le sommità che le loro basi

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/782. Dell'aria che mostra piú chiare le radici de' monti che le loro cime Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/784. Delle cime de' monti che si scoprono all'occhio l'una piú alta dell'altra, che le proporzioni delle distanze non sono colle proporzioni de' colori IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti
783. Perché i monti distanti mostrano piú oscure le sommità che le loro basi
Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti - 782. Dell'aria che mostra piú chiare le radici de' monti che le loro cime Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti - 784. Delle cime de' monti che si scoprono all'occhio l'una piú alta dell'altra, che le proporzioni delle distanze non sono colle proporzioni de' colori
Provasi quel ch’è già detto piú sopra; seguito e dico che, ancoraché gli spazi de’ monti aopq sieno infra loro nella proporzione dell’egualità, che i colori delle cime di essi monti opq non osserveranno la medesima proporzione nel loro rischiarare, com’essi farebbero essendo di una medesima altezza, perché se fossero di medesima altezza essi sarebbero in aria di egual grossezza colle loro estremità; ed allora la proporzione delle distanze de’ colori sarebbe una medesima; ma tale disposizione non si può dimostrare all’occhio, perché se l’occhio è alto quanto esse cime de’ monti, gli è necessario che di tali monti le cime di quelli che son di là dal primo monte siano tutte nell’altezza dell’occhio e del primo monte; e per questo seguita che il secondo monte, e il terzo e cosí gli altri che seguitano, non eccedano né siano ecceduti dal primo monte né dall’occhio. Adunque nella superficie della cima del primo monte si scontrano le cime di tutti i monti che seguon dopo il primo monte e per questo non si può vedere se non la cima del primo; adunque tale dimostrazione è vana, come a occhio, b sommità del primo monte, c d delle altre cime; vedi che la cima b, scontrandosi nelle due altre cime c d, che l’occhio a vede le tre cime b c d nel medesimo termine del monte b; e queste hanno le distanze ed i colori in medesima proporzione, ma non si vede né distanza né colori.