Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte sesta - Degli alberi e delle verdure/855. De' lumi della ramificazione degli alberi
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855. De' lumi della ramificazione degli alberi
Per quello ch’è detto di sopra, le somme delle ramificazioni degli alberi illuminate, ancoraché ciascuna loro foglia sia divisa dalle altre foglie con ispazio ombroso, accade che nelle distanze la parte ombrosa essendo minuta si perde, per essere, com’è detto, occupata e superata dalla parte luminosa, la quale non diminuisce per distanza quanto l’ombrosa; e per questo seguita che la somma delle foglie di un medesimo ramo in alquanta distanza par essere quasi di un medesimo colore; e se pure per una buona vista si discerne alquanto delle ombre de’ detti intervalli ombrosi interposti infra le foglie, essi non si dimostrano della debita oscurità; e questo nasce per due cause: la prima si è per la grossezza dell’aria che s’interpone infra l’occhio e l’obietto ombroso; la seconda si è perché le minute specie in sí lunga distanza si mischiano alquanto ne’ loro termini e confondono la cognizione loro, e restando piú nota la parte illuminata che l’ombrata, per esse le ombre si dimostrano di poca oscurità.