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Pagina:Deledda - I giuochi della vita.djvu/131

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pasqua 123


ceva. Allora ella apri l’uscio che chiudeva la stanza delle provviste; egli benedisse il pane, le focaccie, il frumento, i legumi, il formaggio. Apollonia sopraccaricò la bisaccia con due grandi pani, cinque focaccie, una corona di fichi secchi: poi rientrò col sacerdote in cucina, e timidamente apri l’uscio che dava nella camera da letto. Dal finestruolo penetrava una vivissima luce d’oro. Col respiro sospeso, muta e pallida, Apollonia guardò il prete. Ah! anch’egli s’era fatto un po’ bianco in viso; ma la sua mano soave versava la benedizione sul letto nuziale, augurando fecondità.

Allora Apollonia gettò la sua offerta nella secchia e una lagrima cadde sull’acqua santa, formando un piccolo cerchio nel gran cerchio fatto dalla moneta.