Vai al contenuto

Pagina:Deledda - I giuochi della vita.djvu/155

Da Wikisource.
Versione del 4 ago 2018 alle 09:40 di Divudi85 (discussione | contributi) (new eis level3)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Goulliau e sua moglie scendevano per Via Nazionale. Era ai primi di novembre, ma faceva già freddo e l'aria stagnava umida e nebbiosa sotto il cielo coperto.

A quell'ora, fra le otto e le nove, Via Nazionale perdevasi quasi deserta, fra due sfondi fumosi, sotto la luce violacea, ora viva ora smorta, delle lampade elettriche; molti negozi erano già chiusi, i marciapiedi parevano più larghi del solito; i tram scendevano a precipizio, mugolando, tra un fantastico splendore di scintille violette che apparivano e sparivano sui binari umidi. Nel deserto lontano di piazza Termini il getto della fontana slanciavasi tra la nebbia come un enorme stelo di cristallo color lilla.

I Goulliau camminavano in fretta per riscaldarsi; la moglie dava il braccio al ma-