Vai al contenuto

Pagina:Frammenti (Saffo - Bustelli).djvu/68

Da Wikisource.
Versione del 2 nov 2019 alle 07:06 di CandalBot (discussione | contributi) (Bot: modifica fittizia Pywikibot)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
68

     Chè la Pieria rosa a te non verna:
     Ma bruna ancor per la magione inferna
     Vagolerai, per mezzo
     Le vane ombre volando.


XVIII.

(Dallo stesso, Florilegio, LXXI, 4.)


Se amico inver mi sei,
     Cerca più fresca amica:
     Non io vorrei, men giovine, costante
     Dimestichezza con più verde amante.


XIX.

(Da Polluce, X, 27, 124.)


Di Amore.


Di cielo [Amor] venia;
e una diffusa clamide
Di porpora vestia.

Più fedelmente la fine:

E una purpurea clamide vestia.


XX.

(Dall’Argomento di Teocrito, 28.)


Grazie pudiche dalle rosee braccia,
Figlie di Giove, il canto mio spirate.