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Pagina:Porta - Poesie milanesi.djvu/82

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     Risposemi: Non uom, uomo giá fui,
Ed í parenti miei furon Lombardi,
E Mantovani per patria amendui.

     Nacqui sub Julio, ancor che fosse tardi,
E vissi a Roma sotto ’l buono Augusto
Al tempo degli dei falsi e bugiardi.

     Poeta fui, e cantai di quel giusto
Figliuol d’Anchise che venne da Troja,
Poi che ’l superbo Ilion fu combusto.

     Ma tu, perchè ritorni a tanta noja?
Perchè non sali il dilettoso monte
Ch’è principio e cagion di tutta gioja?

     Or se’ tu quel Virgilio e quella fonte
Che spande di parlar sí largo fiume?
Rispos’io lui con vergognosa fronte.

     Oh degli altri poeti onore e lume.
Vagliami ’l lungo studio e ’l grand’amore
Che m’ha fatto cercar il tuo volume.

     Tu se’ lo mio maestro e ’l mio autore:
Tu se’ solo colui da cui io tolsi
Lo bello stile che m’ha fatto onore.

     Vedi la bestia per cui mi rivolsi:
Ajutami da lei, famoso saggio,
Ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi.