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Pensieri (Leopardi)/LXXIV

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LXXIV.

Verso gli uomini grandi, e specialmente verso quelli in cui risplende una straordinaria virilitá, il mondo è come donna. Non gli ammira solo, ma gli ama; perché quella loro forza l’innamora. Spesso, come nelle donne, l’amore verso questi tali è maggiore per conto ed in proporzione del disprezzo che essi mostrano, dei mali trattamenti che fanno, e dello stesso [p. 45 modifica]timore che ispirano agli uomini. Cosí Napoleone fu amatissimo dalla Francia, ed oggetto, per dir cosí, di culto ai soldati, che egli chiamò carne da cannone, e trattò come tali. Cosí tanti capitani che fecero degli uomini simile giudizio ed uso, furono carissimi ai loro eserciti in vita, ed oggi nelle storie fanno invaghire di sé i lettori. Anche una sorte di brutalitá e di stravaganza piace non poco in questi tali, come alle donne negli amanti. Però Achille è perfettamente amabile: laddove la bontá di Enea e di Goffredo, e la saviezza di questi medesimi e di Ulisse, generano quasi odio.