Vai al contenuto

Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/322

Da Wikisource.
Versione del 23 lug 2021 alle 21:31 di SC242 (discussione | contributi) (Riletta)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
310 notturno

stente m’incrudelisce il supplizio, tra imagini liquide e fredde: aloscia.

Credo che fosse una bevanda estiva di limone, di miele e di spezie.