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Pagina:Fiabe e leggende Emilio Praga.djvu/42

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38 fiabe e leggende


E quando un mendicante che stava al quinto piano
Vi fu trovato morto col suo rosario in mano,
«Io bene, io ben sapevalo, ronzava una donnetta,
Quella nicchia portava la cifra maledetta,
Tra braccia e gambe e piedi e dita bianche e scure,
Le ho ben contate un giorno, son tredici pitture!» —
E più il povero Ebreo non l’avrebbe affittata
Se Steno, il giovinetto dall’aria sventurata,
Dal crin lungo le spalle cadente in brune anella.

Non l’avesse, bizzarro caso, trovata bella,
Quando seppe che dentro v’era stato il becchino.
 
     Steno vi prese alloggio quello stesso mattino.