Vai al contenuto

Filocolo/Libro secondo/30

Da Wikisource.
Versione del 17 apr 2011 alle 15:34 di CandalBot (discussione | contributi) (Bot: creazione area dati)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Libro secondo - Capitolo 30

../29 ../31 IncludiIntestazione 17 settembre 2008 75% letteratura

Libro secondo - Capitolo 30
Libro secondo - 29 Libro secondo - 31

- Signor mio, sanza dubbio conosco la gran fede, la quale in me continuamente avuta avete, la quale sempre con quella debita lealtà che buon servidore dee a naturale signore servare, ho guardata e guarderò mentre in vita dimorerò. E l’avviso, il quale fatto avete, a niuno, in cui conoscimento fosse, potrebbe altro che piacere: onde io il lodo, e dicovi che saviamente proveduto avete, con ciò sia cosa che non solamente il giudicare le preterite cose e le presenti con diritto stile è da riputare sapienza, tanto quanto è le future con perspicace intendimento riguardare. E sanza dubbio, se molto durasse la vita di Biancifiore, quello che narrato m’avete, n’avverrebbe; ma mandando inanzi cautamente le predette cose, credo sì fare che il vostro intendimento verrà fornito sanza che alcuno mai niente ne senta -. E questo detto, sanza più parlare, partirono il maladetto consiglio.