Adramiteno/Argomento in baralipton

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Argomento in baralipton

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Forma del cartello Interlocutori ed interlocutorie
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ARGOMENTO


IN BARALIPTON.





Era guerra viva nella Cappadoccia, ove Adramiteno, che per le cruente sconfitte a cagion di lui sofferte dai Quiriti, fu fatto Accensator1 generale della grassina di Roma, indi proclamato Imperator de’ Romani stessi, avea invasato le Città principali, ed atterrato tutti gli alberi d’alto fusto. Quand’ecco, che un dì, facendo la rassegna dell’ala destra del suo Esercito, fu molto sovrapreso da una tempesta spargirica, che cadeva smisurata, come pietre d’Agata, onde fu costretto di ricoverarsi sotto le terme di Diocleziano. Colà vide una Ninfa per nome Ciborra, figlia di Cambise, pastor d’Elicona, che si lavava il piedestallo al fonte Caucaso; Perlocchè invaghitosene, fece sparger voce, che ella lo aveva liberato dal naufragio, rendendo così plausibile il disegno di prenderla in isposa; e per maggior decoro di ciò le fece donazione tra’ vivi2 del Regno degli Asparagi, e poi la condusse alla Reggia. [p. 3 modifica]

Ostilio però, Prefetto dell’Albo Pretorio3, scrisse a Roma il disegno d’Adramiteno, che perciò fu richiamato sotto pretesto della guerra de’ Dattili. Ed intanto Ostilio medesimo per impedire le nozze minacciate tra Adramiteno, e Ciborra, che fa? Prepara per Ciborra un veleno e fa credere a questa, che Adramiteno ne sia l’autore. Fa poi, che Jetaco impedisca il tracannamento della bevanda, bastandogli d’avere coll’inganno istizzita Ciborra a rifiutar le nozze d’Adramiteno.

Le due smanie, una d’Adramiteno, e l’altra di Ciborra, l’infelicità dei loro amori fanno il soggetto di questo Dragma; e le nozze d’Asinio, Germano di Jetaco, con Somarinda, moglie addottiva d’Ostilio, ne fanno il predicato.

Tito Livino libbre 12 once 4.




L’azione personale4 si rappresenta nella città di Scimitarra, capitale della Cappadoccia, e la Reale ne’ suoi contorni.


Note

  1. [p. 71 modifica]Accensatore generale della grassina; nome con cui chiamasi in Piemonte colui che appalta la gabella imposta sulle carni da macello, che i legali chiamano publicanus. Grassina, derivativo dalla voce italiana, grascia.
  2. [p. 71 modifica]Donazione tra vivi; espressione usata dai legali per significare una liberalità, un dono che si fa di qualche cosa, senza essere obbligato in modo alcuno, con precisa intenzione che il dominio passi di subito nel donatario irrevocabilmente, se pura; dopo l’evento della condizione, se condizionale, o dopo venuto il tempo, se ex certo tempore. Dicesi tra vivi, per distinguerla da quella che talvolta si fa per timore della morte, o di qualche pericolo presente o futuro.
  3. [p. 71 modifica]Albo pretorio; l’Albo è una tavola su cui soleano i Pretori Romani affiggere i loro editti, onde ad ognuno fossero palesi gli interdetti, e le azioni, come consta dalla legge 2, § 10, dig. de origine juris, da dove prese il suo nome, che oggidì ancor conserva di Albo pretorio, quel luogo ove si pubblicano le leggi, gli editti ec.
  4. [p. 71 modifica]Azione personale, azione reale; termini legali, azione si definisce il dritto che ciascheduno ha di chiamare in giudizio