Aridosia/Atto quinto/Scena settima

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Atto quinto
Scena settima

../Scena sesta ../Scena ottava IncludiIntestazione 28 aprile 2008 75% Teatro

Atto quinto - Scena sesta Atto quinto - Scena ottava

Cesare, Lucido, Erminio, Marcantonio

Cesare
Dove di’ tu che sono?
Lucido
Vedili lì.
Erminio
Ecco qua Cesare. Noi vogliamo oggi darti la Cassandra per moglie.
Cesare
Io non desidero altro; eccovi i denari d’Aridosio, e vi giuro, che in quanto a me, io desidero lei e non la dote, ma io son necessitato a far la voglia di mio padre, il quale mi ha comandato espressamente che senza mille ducati io non la pigli.
Marcantonio
Tutto abbiam pensato; andiamo a parlar con Aridosio, che senza lui non si può far niente, e tu, Cesare, va per tuo padre e menalo qui in casa mia, dove noi saremo tutti, e lì concluderemo ogni cosa ad un tratto.
Cesare
Così faremo; in questo mezzo mi vi raccomando.
Marcantonio
Non dubitare, lascia fare a me, e sta di buona voglia; e tu, Lucido, va, ordina; chè tutti ceneremo in casa mia.
Lucido
Che ho io a rispondere a Tiberio?
Marcantonio
Non altro, farò il bisogno.
Lucido
Sarà fatto.
Marcantonio
Erminio bussa a quella porta.
Erminio
Tic toc, tic toc.
Marcantonio
Bussa forte.