Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana/Bollettino N. 32

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Bollettino N. 32

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REPUBBLICA ROMANA


BOLLETTINO DELLE LEGGI


N. 32.

EDIZIONE OFFICIALE


300 Decreto del Triumvirato per la requisizione degli argenti dei privati — pag. 579.

301 Idem in cui si abolisce la percezione di qualunque diritto pel conseguimento de' gradi accademici — pag. 580.

302 Idem di abolizione della mano- regia dei privati — pag. 581.

303 Ordinanza della Commissione delle barricate in cui si stabiliscono i centri ove dee convenire il Popolo armato — pag. 582.

304 Promozioni dell'esercito - pag. 583.

303 Ordine del giorno del Ministro della guerra perchè siano resi gli estremi onori agli ufficiali Pallini e Narducci — pag. 585.

306 Proclama del Triumvirato ai popoli della Repubblica per l'invasione napoletana - ivi.

307 Decreto del Triumvirato che concede agli asili infantili gli oggetti di utilità domestica non servibili al monasteri superstiti - pag. 588.

308 Proclama ai romani per l'invasione napoletana- ivi.

309 Ordine del giorno del Ministro della guerra in cui si nominano i membri del consiglio di guerra, e si fanno alcune promozioni nell'esercito - pag. 590.

310 II Ministro della guerra invita i cittadini a portare al ministero fucili fulminanti offrendo il cambio di fucili a pietra ed un premio - pag. 591.

311 Decreto del Triumvirato che pone sotto la salvaguardia del Popolo Romano le proprietà nazionali — pag. 592.



Roma 1849.- Tipografia Governativa.


[p. 579 modifica](300)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Il Triumvirato

Vista la urgenza di provvedere al pagamento delle milizie, ed alle spese di difesa;

Decreta:

1. Sono requisiti gli argenti che esistono presso i privati.

2. All’oggetto sono nominati dei Commissarii requisitori, i quali esibiranno ai Cittadini, cui si presentano, l’autorizzazione firmata dai Triumvirato, senza la quale esibita verun Cittadino è tenuto a prestarsi alle dimande.

3. I requisitori

A. Rilasceranno dichiarazione degli argenti ricevuti, indicandone il peso.

B. Spediranno alla Zecca in pacchi separati gli argenti di ciascun requisito, colla indicazione del peso, e della persona, ritirandone la ricevuta.

C. Consegneranno queste ricevute al requisito, che gli renderà la dichiarazione da essi rilasciatagli nell’atto della requisizione degli argenti.

4. I requisiti

A. Esibendo una tal ricevuta alla Direzione della Zecca, ne rilasceranno la polizia definitiva, e consueta di liquidazione.

[p. 580 modifica]B. Esibiranno la poliza stessa al Ministero delle Finanze, per darne loro credito, e passarne debito alla Zecca.

Dalla residenza del Triumvirato li 2 Maggio 1849.


I Triumviri

(301)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Il Triumvirato

Notifica:

Che l’Assemblea Costituente, nella tornata del 1 Maggio, ha promulgato il seguente Decreto, ed

Ordina:

che sia eseguito nella sua forına e tenore.

L’Assemblea Costituente

Considerando che, se a garanzia del pubblico il Governo ha diritto di assicurarsi, mediante esame, della idoneità di coloro che aspirano a professioni scientifiche, l’assoggettarli al [p. 581 modifica]pagamento di qualunque somma è vera multa messa sull’ingegno;

DECRETA:

Art. Unico. È abolita la percezione di qualunque diritto per lo conseguimento de’ gradi accademici dal Baccellierato sino alla Laurea inclusivamente, non che delle matricole.

Il Ministro della pubblica istruzione è incari cato dell’esecuzione del presente Decrelo.

Dato dalla residenza del Triumvirato li 2 Maggio 1849.

I Triumviri

(302)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Il Triumvirato

Ordina:

Art. Unico. L’esercizio della Mano-regia, che potesse competere ai privati per concessioni del cessato Governo, come barbaro avanzo del sistema feudale, rimane abolito.

Il Ministro di Grazia e Giustizia è incaricato della esecuzione della presente ordinanza.

Dato dalla residenza del Triumvirato li 2 Maggio 1849.

I Triumviri


[p. 582 modifica](303)

COMMISSIONE DELLE BARRICATE


POPOLO!

La Commissione delle Barricate, compresa dal sentimento del proprio dovere, e sempre fidando nella virtù di questo popolo,

Ordina:

1. Che al momento in cui dal Cannone di S. Angelo, dalle campane di Campidoglio e Montecitorio, e dalla Generale sarà svegliato l’allarme, tutti gli armati che può dare il popolo convengano ai CENTRI qui sotto indicati, dirigendosi ciascuno al centro meno lontano dalla sua abitazione. Così la confusione è evitata, ed ogni punto è sicuro d’una pronta e valida difesa.

2. Da ognuno di questi Centri le compatte e frementi masse di Popolo moveranno per respingere il nemico quando e dove si presenti.

3. Dato l’allarme, e mentre il popolo armato accorre ai suoi centri, quivi stesso e colle stesse norme dovranno indilatamente avviarsi tutte le vetture d’ogni genere sia da nolo, sia da uso particolare. Così il trasferimento degli armati ed ogni oggetto di guerra sarà rapido ed ordinato. Tutti i possessori di mezzi di trasporto rispondano dell’adempimento di quest’ordine. Chi manca è reo.

Popolo Romano! A questo modo Tu sei un’armata. Saviamente distribuite le tue falangi, il nemico non vi porterà lo scompiglio del [p. 583 modifica]falso attacco e del falso allarme. I rinforzi e le riserve giungeranno a tempo ed a luogo opportuno. Le riserve decisero di grandi giornate.

Il Popolo Romano fu il più valoroso, ma fu anche il più disciplinato. Ecco il segreto della vittoria.

CENTRI DI RIUNIONE DEL POPOLO

1. Piazza di Venezia
2. Piazza di S. Carlo al Corso
3. Piazza Barberini
4. Piazza di S. Maria de’ Monti
5. Piazza del Colosseo
6. Piazza di S. Maria in Trastevere
7. Piazza Scossa Cavalli

Roma 2 Maggio

I Rappresentanti del Popolo


(304)

ORDINE

DEL COMANDO SUPREMO DELL'ARMATA

E DELLA CITTA'

Del giorno 2 Maggio 1849.

Viene nominato il cittadino Cheli Antonio Sotto-Tenente, per essere collocato a disposizione del Ministro.

[p. 584 modifica]Sono promossi a Capitani in secondo di Cavalleria il Tenente in prima Viviani Serafino, che riprenderà la sua anzianità che aveva prima delle promozioni del 5 Dicembre 1848, e il Tenente in prima Barbieri Achille.

È nominato Capitano in seconda di Cavalleria il già Capitano Barbara Benedetto.

Si promuovono a Tenenti in prima di Cavalleria i due Sotto-Tenenti della stessa Arma Mengarini Raimondo e Sabatini Luigi.

È nominato Tenente in prima di Cavalleria il già Tenente Fabbri Sebastiano.

Si promuovono a Sotto-Tenenti di Cavalleria i due Ajutanti Sott’Ufficiali nella stessa Arma Maragroni Francesco e Pró Giovanni Battista, da rimanere ciascuno al suo Reggimento.

È nominato Colonnello dello Stato Maggiore Gencrale il cittadino Izensmid de Milbitz Alessandro.

È nominato Capitano dello Stato Maggiore Generale il cittadino Jaczanowski Edmondo.

È nominato Capitano di Fanteria di Linea il cittadino Gallotti Antonio, e viene destinato nel Reggimento undecimo di Linea.

Tutti gli Ufficiali dello Stato Maggiore Generale si conosceranno dal bracciere formato da un nastro tricolore con fiocco d’oro.


Il Ministro
Giuseppe Avezzana


[p. 585 modifica](303)

ORDINE

DEL COMANDO SUPREMO DELL'ARMATA

E DELLA CITTA'

Del giorno 2 Maggio 1849.

È dovere di ogni cittadino, ma particolarmente di chi appartiene alla famiglia Militare, il rendere onore a quei prodi che suggellarono col proprio sangue la difesa della Patria e della Repubblica.

Domani 3 Maggio, alle ore 10 antimeridiane, un distaccamento armato di Militi accompagnerà la salma dei valorosi Ufficiali Pallini e Narducci di Artiglieria, mentre dall’Ospedale di S. Spirito si trasporterà al Cemeterio. La Ufficialità di tutte le Armi è invitata a render loro gli estremi ufficj. Dal sangue dei Martiri generosi germoglia più bella la libertà della Patria!

Il Ministro di Guerra e Marina

(306)

POPOLI DELLA REPUBBLICA


Le truppe napoletane hanno invaso il vostro terreno, e marciano su Roma.

Cominci la guerra del popolo.

Roma farà il suo dovere. Le province facciano il loro.

[p. 586 modifica]Il momento è giunto per uno sforzo supremo. Per quanti credono nella dignità dell’anima loro immortale, nell’inviolabilità dei loro diritti, nella santità dei giuramenti, nella giustizia della Repubblica, nell’indipendenza dei popoli, nell’onore Italiano, è debito in oggi l’agire. Per quanti hanno a cuore la propria libertà, le proprie case, la famiglia, la donna dell’amor suo, la terra nativa, la vita, l’agire è necessità. Vita, libertà, averi, diritti, ogni cosa, cittadini, v’è minacciata; ogni cosa vi sarà tolta.

Il re di Napoli innalza per noi la bandiera del dispotismo, della tirannide illimitata. I primi suoi passi son segnati di sangue. A caratteri di sangue sono scritte le liste di proscrizione.

Voi avete per troppo lungo tempo parlato, mentre gli altri spiavano e registravano. Non v’illudete. Oggi, la scelta sia per voi tra il patibolo, la miseria, l’esiglio o il combattere e vincere. Popoli della Repubblica, ogni incertezza ogni esitazione sarebbe viltà, e viltà senza frutto,

Sorgete dunque e operate, l’ora che decide è suonata. Schiavitù, quale non l’aveste giammai, o libertà degna dell’antiche glorie, lunga securità, ammirazione da tutta l’Europa.

Sorgete ed armatevi. Sia guerra universale, inesorabile, rabbiosa, poi ch’essi la vogliono. E sarà breve.

Mentre Roma assalirà il nemico di fronte, ricingetelo, molestatelo ai fianchi, alle spalle. Roma sia il nucleo dell’esercito nazionale del quale voi formerete le squadre.

Resistete dovunque potete. Dovunque la difesa locale non è concessa, i buoni escano in [p. 587 modifica]armi, ogni cinquanta uomini formino una abnda; ogni dieci una squadra nazionale, ogni uomo di non dubbia fede, che raccoglie i dieci, i cinquanta, sia capo, la Repubblica darà premio e riconoscenza.

Ogni Preside diriga i centri d’insurrezione; inciti, ordini, rilasci brevetti di capi-banda o di capi-squadra. La Repubblica terrà conto dei nomi, e retribuirà in danari, terreni ed onore. Il brevetto serva come foglio di via, che i Comuni, soccorrendo, vidimeranno.

E tutte le bande, tutte le squadre, tormentino, fuggendone l’urto, il nemico: gli rapiscano i sonni, i viveri, gli sbandati, la fiducia; gli stendano intorno una rete di ferro che si restringa, lo comprima ne’ suoi moti e lo spenga.

L’insurrezione diventi per poco la vita normale, il palpito, il respiro d’ogni patriota. I tiepidi siano puniti d’infamia; i traditori, di morte.

Come fu grande in pace, sorga la Repubblica terribile in guerra.

Impari l’Europa che vogliamo e possiamo vivere. Dio e il Popolo benedicano all’armi nostre.

Dato dalla residenza del Triumvirato li 5 Maggio 1849.

I Triumviri

[p. 588 modifica](307)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Il Triumvirato

Decreta:

Art. Unico. Saranno conceduti agli asili infantili tutti quegli oggetti di utilità domestica, che per la concentrazione dei diversi Corpi Religiosi non saranno servibili ai Monasteri superstiti.

Il Ministro dell’Interno è incaricato della esecuzione del presente Decreto.

Dato dalla residenza del Triumvirato li 3 Maggio 1849.

I Triumviri



(308)

ROMANI:

La grazia dell’ONNIPOTENTE è con noi, Ella ha coronati i nostri sforzi con una vittoria: ora ci chiama ad una seconda; poichè la Giustizia dei Popoli è in mano di Dio!

Coraggio! Siam posti a novella prova. Il re bombardatore, sotto il manto d’ipocrita religione, manda le sue migliaja di carnefici.

[p. 589 modifica]Romani! Questi bevitori di sangue han le mani più atte al seccheggio che alla battaglia e han più la rabbia della jena, che i sentimenti dell’uomo, più l’avidità del lupo che la generosità del soldato.

Conoscete le loro opere? Han distrulla Messina, devastata Catania, scannati i fanciulli, violate le donne, saccheggiale le Chiese.

Se tanto operarono a danno della loro Patria, che non farebbero in un paese non loro?

Essi sanno che Roma è depositaria di ricchezze e di preziosi monumenti. Guai a noi se darem loro un adito! La desolazione e la miseria invaderebbero questo bellissime contrade.

Romani! A codlesti cannibali bisogna pagar degnamente i passati misfatti. Il loro conto è pieno: bisogna saldarlo.

All’Armi! Donne, fanciulli e inermi vecchi restino a guardia delle case: gli altri tutti brandiscano un ferro e feriscano.

Ciascuno giuri di uccidere un nemico.

Ogni casa sia un baluardo, ogni finestra una feritoja, ogni siepe un agguato, ogni arnese un arme.

Non contiamo i nemici: conteremo poscia i loro cadaveri, e gli offriremo impura catacombe al mal genio che li addusse. Beato chi uccide il suo!

La Patria di Bruto non accoglie i Borbonici ladroni, che spenti.

Coraggio, o fratelli! Le antiche glorie del Campidoglio aspettano di essere emulate da glorie novelle.

[p. 590 modifica]Il nome Romano si fè grande il dì 30 Aprile, dimani addiventerà gigante.

Romani! L’onore e la Patria ci chieggono l’ultimo sacrificio, e noi lo compiremo solenne. mente.

Colpire, ferire, uccidere!

Roma 3 Maggio 1849.

(303)

ORDINE

DEL COMANDO SUPREMO

DELL'ARMATA E DELLA CITTA'

Del giorno 3 Maggio 1849.

Il Ministro di Guerra e Marina, Comandante Supremo l’Esercito della Repubblica Romana, in coerenza di quanto si dispone nel libro secondo del vigente Regolamento criminale militare per l’amministrazione della giustizia in tempo di guerra, ha nominato siccome membri del Consiglio di guerra di Divisione, i Cittadini:

Colonnello Pisacane, Presidente.

Tenente Colonnello Morelli.

Maggiore Montecchi del decimo Reggimento di Linea.

Capitano Ravioli del Genio.

Capitano Lopez Tito del secondo Reggimento di Linea.

Capitano Checchetelli del suddetto decimo Reggimento, tutti in qualità di Giudici, ed il Tenente Croci del Genio rappresentante la parte fiscale. [p. 591 modifica]— A datare del 1 Maggio corrente avranno effetto le seguenti nomine di Ufficiali di fanteria di Linea:

Stagnetti Pietro a Tenente Ajutante Maggiore.

Paravicini Francesco a Capitano Quartier Mastro.

Tonoli Angelo Sotto Tenente contabile.

Beati Rocco Ufficiale d’abbigliamento.

Bassi Pietro Sotto-Tenente Porta bandiera.

Statella Vincenzo a Capitano.

Carlotti Ernesto a Tenente.

Piazzi Antonio a Tenente.

Caps Americo a Capitano.

Scarioni Enrico a Tenente.

Zignani Ercole a Tenente.

repossi antonio Sotto-Tenente.

De Franceschi Gaspare a Sotto-Tenente.

Sansoni Gaetano Tenente f. f. di Capitano.

Fernelli Domenico Tenente.

Il Tentente Luigi Gabet di Artiglieria viene promosso al grado di Capitano nell’arma stessa.

Il Ministro della Guerra
Giuseppe Avezzana

(310)

MINISTERO DELLA GUERRA


AVVISO

Tutti coloro che porteranno a questo Ministero un fucile fulminante avranno in compenso la somma di scudi due unitamente ad un fucile a pietra.

[p. 592 modifica]A tale oggetto dal momento della pubblicazione del presente coloro che ne avranno, si potranno dirigere al Cittadino Tenente Colonnello Busi espressamente a ciò incaricato, e residente in questo Ministero.

Roma li 4 Maggio 1849.

Il Ministro della Guerra e Marina
Giuseppe Avezzana

(311)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Considerando che gli oggetti d’arte e le suppellettili esistenti ne Monumenti, luoghi pubblici e locali indemaniati, sono proprietà Nazionale, e che qualunque devastazione e furlo de’ medesimi è delitto contro la Repubblica;

Il Triumvirato

Decreta:

Le proprietà Nazionali sono poste sotto la salvaguardia del popolo Romano.

I guastatori e i ladri delle dette proprietà saranno considerati come nemici, della Repubblica e dell’onor Nazionale, e come tali puniti con tutto il rigore delle leggi.

La giudicatura di simili reati è affidata alla Commissione Militare.

Dalla residenza del Triumviralo, li 4 Maggio 4849.

I Triumviri