Canti (Aleardi)/Canti patrii/Versi detti sulle fosse dei morti a Curtatone e Montanara

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Canti patrii - Versi detti sulle fosse dei morti a Curtatone e Montanara
Canti patrii - Triste dramma I sette soldati
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VERSI

DETTI

SULLE FOSSE DEI MORTI A CURTATONE E MONTANARA

da un drappello di visitatori.


     Sante primizie d’una santa guerra
Cadute non indarno,
Noi siam venuti da la vostra terra
Irrigata dall’Arno,
Da quella terra che di voi si vanta,
Sante primizie d’una guerra santa.

     Pellegrini d’amor, siam qua venuti
A visitar gli avelli
Ove dormite; a porgervi i saluti
Dei lontani fratelli,
Anzi di tutti gli Itali, risorti
Mercè dei prodi che per lor son morti.

     Qua inginocchiati su le vostre fosse
Che chiudon tanto affetto,
Su queste zolle già del sangue rosse
Che vi sgorgò dal petto,
Preghiamo il ciel, perchè de’ nostri figli
La dolce schiera a voi si rassomigli.

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     Preghiamo il ciel che florida, gagliarda,
Terribile ai nimici
Torni e si serbi nella età più tarda
Italia. O voi felici
Che non vedeste di Custoza il giorno,
Nè da Lissa l’ignobile ritorno!

     Quando fiorisca nuovamente il maggio,
Se lo consente Iddio,
Noi rifaremo il memore vïaggio.
Or, senza pianto, addio
O piccioletta e splendida falange,
Chè sugli eroi si freme e non si piange.