Canti dell'ora/VII. Strofe nuove/Cielo e terra
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CIELO E TERRA
Quando ne l’ombra chiarità di perla
il crepuscolo perde, unica il cielo
3fa trepido di sè la prima stella.
Pensoso il monte è solo del vederla;
e il mistero a le cose addensa il velo
6perchè i sogni lucenti avvii sol quella.
Poi scaturisce l’altra schiera folta,
che tenta in vano per virtù di luce
vincer la notte, e da l’eterna volta
10calando lenta lenta il sonno induce.
Voi siete, stelle, come gl’infelici.
L’orma d’un solo, che si disasconde,
13empie ogni cor de la pietà che ispira.
Nel naufragio son mani salvatrici
per sospingere un misero a le sponde
16di tra i mille che il gorgo a fondo tira.
Ma chi sotto ’l ciel numera le torme
travolte ne l’oscura sofferenza?
Seguono il lor destino. E intanto dorme
20sovr’esse un sonno egual l’indifferenza.