Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova/Atto secondo/Scena prima
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Atto secondo - Scena seconda | ► |
Eva e Piero.
Eva, seduta, lavora.
Piero, senza barba e vestito con eleganza, sta per uscire.
- Eva
- Vai fuori?
- Piero
- Se non ti dispiace.
- Eva
- Figurati! Addio.
- Piero
- Addio. (S'incammina).
- Eva
- Piero... gli è che... volevo dirti che oggi si va a pranzo prima del solito.
- Piero
- Ah sì?
- Eva
- E non ne domandi il perché?
- Piero
- Ci sarà una ragione.
- Eva
- È per avere la serata più libera.
- Piero
- Benissimo.
- Eva
- Dove vai questa sera?
- Piero
- Hai bisogno che ti accompagni?
- Eva
- Grazie, io rimango in casa e... È arrivato il signor Landi?
- Piero
- No.
- Eva
- Come è simpatica quella signora Luisa!
- Piero
- Sì.
- Eva
- Dev'essere una donna di molto spirito.
- Piero
- Dicono. Addio.
- Eva
- Piero... hai proprio bisogno di andar fuori?
- Piero
- Ci vado per respirare un po' d'aria pura. Sono così stanco ed annoiato!
- Eva
- Ah!
- Piero
- Per che ora il pranzo?
- Eva
- Per quando vorrai.
- Piero
- Quanto a me...
- Eva
- Le cinque allora.
- Piero
- Va bene.
- Eva
- Ah, mi dimenticavo. È venuto stamattina il tuo libraio a portarti alcuni volumi di recente pubblicati.
- Piero
- Li ha messi nel mio studio?
- Eva
- E si lagnava, il brav'uomo, che da qualche tempo tu lo trascuri — e si raccomandava perché te ne tenessi parola.
- Piero
- È un seccatore.
- Eva
- Una volta non lo giudicavi a quel modo.
- Piero
- Eri tu che allora lo chiamavi così.
- Eva
- È vero. Addio.
Piero esce.