<dc:title> Contro l'alchimia e gli alchimisti palinodia dell'Argonautica di Angelo Ingegneri. Con la stessa Argonautica, dichiarata da copiose postille del propio autore. Al molto illustre, e reverendiss. signore monsignor Girolamo Fosco prothonotario apostolico, intimo cameriere, et elemosiniere di N. S. </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Angelo Ingegneri</dc:creator><dc:date>1606</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Ingegneri - Contro l'alchimia e gli alchimisti palinodia dell'Argonautica, 1606.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Contro_l%27alchimia_e_gli_alchimisti_palinodia_dell%27Argonautica/Al_molt%27illustre_il_sognor_Hieronimo_Fosco&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20190109094733</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Contro_l%27alchimia_e_gli_alchimisti_palinodia_dell%27Argonautica/Al_molt%27illustre_il_sognor_Hieronimo_Fosco&oldid=-20190109094733
Contro l'alchimia e gli alchimisti palinodia dell'Argonautica di Angelo Ingegneri. Con la stessa Argonautica, dichiarata da copiose postille del propio autore. Al molto illustre, e reverendiss. signore monsignor Girolamo Fosco prothonotario apostolico, intimo cameriere, et elemosiniere di N. S. - Al molt'illustre il signor Hieronimo Fosco Angelo Ingegneri1606Ingegneri - Contro l'alchimia e gli alchimisti palinodia dell'Argonautica, 1606.djvu
Chi dal calle d'honor torſe le piante;
E con sì chiaro, e degno lume auante
Di nouo' l bel camin ſcorge, e riprende. DalS A C R O N O M E poi ciaſcun' apprende
A farſi vero di virtute amante;
E'l manſueto al fin graue ſembiante
Lieta, e tranquilla altrui l'anima rende. Quincial S O M M O P A S T O R grato rieſci
Sì, ch'ei de l'ampia ſua diletta greggia
La parte à lui più cara à te confida. Chetanta nel tuo cor pietà s'annida,
E tanto zelo in te ſplende, e fiammeggia,
Ch'ero ogn'hor doni, e ogn'hor teſoro ascreſci.
Chi dal calle d'honor torse le piante;
E con sì chiaro, e degno lume avante
Di novo' l bel camin scorge, e riprende. DalS A C R O N O M E poi ciascun' apprende
A farsi vero di virtute amante;
E'l mansueto al fin grave sembiante
Lieta, e tranquilla altrui l'anima rende. Quincial S O M M O P A S T O R grato riesci
Sì, ch'ei de l'ampia sua diletta greggia
La parte à lui più cara à te confida. Chetanta nel tuo cor pietà s'annida,
E tanto zelo in te splende, e fiammeggia,
Ch'ero ogn'hor doni, e ogn'hor tesoro ascresci.