Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio (1824)/Libro primo/Capitolo 20

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CAPITOLO XX


Due continue successioni di Principi virtuosi fanno grandi effetti; e come le Repubbliche bene ordinate hanno di necessità virtuose successioni; e però gli acquisti ed augumenti loro sono grandi.


Poi che Roma ebbe cacciati i Re, mancò di quelli pericoli i quali di sopra sono detti che la portava, succedendo in lei uno Re o debole o tristo. Perchè la somma dello Imperio si ridusse nei Consoli i quali non per eredità, o per inganni, o per ambizione violenta, ma per suffragj liberi venivano a quello Imperio, ed erano sempre uomini eccellentissimi ; dei quali godendosi Roma la virtù e la fortuna di tempo in tempo, potette venire a quella sua ultima grandezza in altri tanti anni, che [p. 92 modifica]la era stata sotto i Re. Perchè si vede come due continue successioni di Principi virtuosi sono sufficienti ad acquistare il Mondo, come furono Filippo di Macedonia e Alessandro Magno. Il che tanto più debbe fare una Repubblica, avendo il modo dello eleggere non solamente due successioni, ma infiniti Principi virtuosissimi che siano l’uno dell’altro successori; la quale virtuosa successione fia sempre in ogni Repubblica bene ordinata.