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gestione degli apostrofi nel cambio riga[modifica]

salve a tutti, ho sotto mano il seguente testo nella foto:

{{nelle mani di un abile osservatore. La espressione è meno vaga di quello che può parere.|}}

quando trascrivo è più corretto riportare fedelmente il testo la espressione eludendo la regola che impone l'apostrofo? oppure procedere all'inserimento dell'apostrofo non presente nel testo originale?

--Saettadizeus (disc.) 16:25, 30 dic 2011 (CET)[rispondi]

Giusta osservazione: quello iato probaiblmente è lì forse solo per risolvere un problema di tipografia. Non avendone certezza nel dubbio si mantiene il testo come è scritto. - εΔω 16:37, 30 dic 2011 (CET)[rispondi]

Grazie della risposta. Andrebbe messa come regola nelle faq--Saettadizeus (disc.) 12:12, 31 dic 2011 (CET)[rispondi]

Mi hanno insegnato (devo dire tanti e tanti anni fa quando ancora si doveva scrivere "familiare" e non "famigliare" e cioè prima della Ginzburg) che nulla è imposto in una lingua, infatti si dice che è viva. Nello specifico: l'apostrofo è figlio del suo tempo e mentre qualche tempo fa si poteva definire "un gesto di eleganza", oggi viene considerato regola introdotta dall'uso. Se si vuol essere fedeli ad un testo, secondo me è necessario rispettarne il periodo storico-linguistico perché una data concorre sempre alla comprensione di una sostanza. In ogni caso, la mancata elisione può essere considerata cacofonica, ma non errata. Rispondo con otto anni di ritardo sperando che serva ancora a qualcuno... e poi adoro tutto quello che riguarda la nostra lingua. Mimì( dimmi, dai! ) 11:29, 28 nov 2019 (CET)[rispondi]