Discussioni pagina:Dizionario della lingua latina - Latino-Italiano - Georges, Calonghi 1896.djvu/1453

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Nella colonna di destra, quart'ultima riga dal fondo si legge ad praedium vulgo (in massa, tutti insieme) $acati, la lettera prima di acati non si legge e non riesco a trovare la citazione... qualcuno (come @OrbiliusMagister, Epìdosis magari?) ha qualche idea? (no battute scurrili please xD :P) --Barbaking (disc.) 10:58, 13 set 2021 (CEST)[rispondi]

Ci ho pensato a lungo ma non riesco a integrare una lettera sensata ... stranissimo, onestamente. --Epìdosis 11:14, 13 set 2021 (CEST)[rispondi]
@Barbaking, Epìdosis: basta chiedere, ho a casa un Calonghi. si tratta di vocati.
Potrei tacere senz'aggiunger altro, ma per amor di onestà e completezza filologica scriverò:
In verità la lettera del mio Calonghi dice qualcosa di lievemente diverso:
«ad prandium vulgo (tutti, senza distinzione) vocati, Cic.»
(Ferruccio Calonghi, Dizionario latino italiano, 3ª edizione interamente rifusa ed aggiornata del dizionario georges - calonghi
14ª tiratura; Torino, Rosenberg & Sellier, 1950; p. 2953
)
Si tratterebbe dunque del rifusa (forse una variante potior del testo di Cicerone?) e aggiornata (con traduzione più moderna del medesimo concetto). Questo non toglie che siamo davanti a un vocati che si spiega assai male con praedium e molto meglio con prandium. Provo a cercare il contesto della citazione. - εΔω 17:10, 13 set 2021 (CEST)[rispondi]
E infatti ho fatto bene a indagare un attimo: lo scambio praedium<->prandium non si tratta di una migliore ipotesi filologica, ma di un vero e proprio refuso tipografico: molte fonti di diverse epoche confermano questo locus in cui l'Arpinate riporta le parole dell'accusa che nientemeno che Caton Uticense rivolse a Lucio Licinio Murena:
(Testo originale) (Traduzione)
«At spectacula sunt tributim data et ad prandium vulgo vocati»
«Ma pure furono i luoghi a veder gli spettacoli per le tribù dati, e comunemente a pranzo invitati»
(Cic. Pro Murena 34)
La traduzione proviene da Orazioni di Marco Tullio Cicerone in volgar toscano recate &c... Venezia, 1750.
In questo caso abbiamo uno dei tre frustoli delle terrorizzanti tirate dell'Uticense, stigmatizzante gli spettacoli e le distribuzioni a pioggia di cibo a fini elettorali, a cui Cicerone risponderà che nella teoria potrebbe avere ragione sull'immoralità del gesto, ma nella pratica da tempo immemorabile le campagne elettorali si giocavano così...
...e noi oggi possiamo affermare che in due millenni quelle modalità di campagna elettorali non son poi così cambiate. - εΔω 17:49, 13 set 2021 (CEST)[rispondi]
Beh, questo spiega perché non sia riuscito a trovare la citazione, cercando "ad praedium" :D grazie mille a entrambi @OrbiliusMagister, Epìdosis, l'uno per la ricerca filologica e l'altro per il tentativo coraggioso :) alla prossima rogna! --Barbaking (disc.) 10:17, 14 set 2021 (CEST)[rispondi]