Esempi di generosità proposti al popolo italiano/Valore guerriero

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Valore guerriero

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[p. 86 modifica]«Se esci a guerra, o Israello, contro i nemici, e vedi moltitudine di cavalieri e di carri, e forza di esercito maggiore in numero che la tua, non temere: perchè il Dio tuo, tuo Signore, è con teco, che dalla servitù dell’Egitto ti ha liberato. Nel muovere alla battaglia, starà il sacerdote in cospetto del popolo armato, e dirà: Ascolta, Israello. Oggi voi andate a battaglia contro i vostri nemici. Il vostro cuore non tema; non vi sgomentate, non cedete d’un passo. Perchè il Signore Dio vostro è in mezzo a voi, e per voi combatterà, e vi trarrà di pericolo. E i capitani di ciascuna schiera ad alta voce (che tutti dell’esercito sentano) grideranno: Chi è tra voi di cuore mal fermo, e ch’abbia paura? Costui vada, e se [p. 87 modifica]ne torni a casa sua; non attacchi a’ fratelli la mala paura che fiacca lui».

Non nel numero delle braccia sta la forza, ma sì negli animi deliberati e concordi. Collo sfidare i paurosi ch’escano e liberino i fratelli dalla maledizione della codardia; s’infondeva anche ne’ dubitanti coraggio. Ed è bello che il sacerdote nelle prime file si mostri, e conforti a generosa speranza non nelle umane posse ma in Dio; perchè dal cielo, come pioggia fecondatrice sui campi, viene il valore ne’ cuori. Ma come potrà egli ne’ suoi venerabili vestimenti comparire dinnanzi all’esercito il sacerdote, come potrà far risplendere, quasi lume d’unico sole, il nome di Dio su tante armi, se la guerra non è sacra, se la battaglia non è pura d’odio, di cupidigia, d’orgoglio; se non si combatte per la patria e per l’umanità, se capitani e soldati e preti non siano nella giustizia un’anima sola?