Facezie (Poggio Bracciolini)/249

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CCXLIX. Detto grazioso di un tale che aveva promesso di educare un asino

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CCXLIX. Detto grazioso di un tale che aveva promesso di educare un asino
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CCXLIX

Detto grazioso di un tale che aveva promesso

di educare un asino.


Un signorotto, allo scopo di rapire i beni di un vassallo, che si vantava di saper fare molte cose, gli comandò sotto grave pena di insegnar a leggere a un asino. E quello rispose che ciò era impossibile, se non gli avesse [p. 157 modifica]lasciato molto tempo per educar l’asino a far quella cosa; e poichè il signore gli concesse di chieder quanto tempo voleva, così e’ chiese un decennio. Tutti lo deridevano perchè si era assunto di fare una cosa impossibile, ed egli consolava in questo modo gli amici: “Non temo nulla, diceva; perchè in questo tempo, o io muoio, o muor l’asino, o muore il signore.” Con queste parole dimostrò che è saggio trarre alle lunghe e differire una cosa difficile.