Fatalità (1895)/Spes
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SPES.
Quando, senza pietà, pungente e rude
In noi penetra il duol,
L’anima le sue grandi ali dischiude
4Librata a vol.
In alto, insanguinata aquila altera,
Posa, ove tutto è gel,
Ove l’urlo non san de la bufera
8La vetta e il ciel.
Pur, mentre impreca e sogghignando nega,
Angiol ribelle, il cor,
Mite una voce dal profondo prega:
12Amore, amor!...