Libro decimoIX - Il Cane dalle orecchie mozze
../VIII - La Pernice e i Galli
../X - Il Pastore e il Re
IncludiIntestazione
16 ottobre 2009
50%
raccolte di fiabe
<dc:title> Favole </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Jean de La Fontaine</dc:creator>
<dc:date>1669</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Favole_(La_Fontaine)/Libro_decimo/IX_-_Il_Cane_dalle_orecchie_mozze&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20110420223558</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Favole_(La_Fontaine)/Libro_decimo/IX_-_Il_Cane_dalle_orecchie_mozze&oldid=-
20110420223558
Favole - Libro decimo IX - Il Cane dalle orecchie mozze Jean de La FontaineEmilio De Marchi1669
- Che ho fatto, oh ciel, che ho fatto
per meritarmi quest’orrendo oltraggio?
E come avrò il coraggio
di comparir dimani
così conciato in faccia agli altri cani?
Uomo, non re, terror degli animali,
oh se provassi questi orrendi mali! -
Così dicea Muflàr, giovine alano,
mentre il padron colla feroce mano,
senza ascoltar i gridi di protesta,
mozzavagli le orecchie sulla testa.
Muflàr credé di perdere l’onore,
e invece no,
ché il Cane a lungo andar ci guadagnò.
Essendo egli una bestia litichina
e stuzzichina,
avria presto provato che in parecchie
circostanze ad un cane prepotente
è un danno troppo lunghe aver le orecchie,
che troppa larga presa offrono al dente
e alle nemiche offese.
Can che morde ha le orecchie in mal arnese.
Questa è legge di guerra. I punti deboli
arma, difendi, e il mio Muflàr imita
che porta anche un collare.
Così guarnito e non avendo orecchie
noiose da portare,
se viene il lupo e tenta divorarlo,
non sa dove pigliarlo.