Favole per i Re d'oggi/Rinomate virtù, Beni desiderati, Certezze incerte/La Perseveranza

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La Perseveranza

../Il Progresso ../L'Emulazione IncludiIntestazione 25 novembre 2013 100% Letteratura

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XXVII.


LA PERSEVERANZA


Oggidì non è creatura al mondo che non creda di poter essere alle altre esempio di rare virtù.

Una mosca che mi ronzava attorno da più di un’ora appena mi ha visto scrivere questo titolo, ecco, m’è scesa vicino all’orecchio e m’ha incominciato a dire: «Come potresti tu parlare di tanto preziosa virtù chè non sai com’ella sia fatta?

« Oserebbe forse la tua penna sacrilega dispregiare questo dono divino, anzichè additarlo al mondo come la magìa onnipossente con cui, tutti i desiderî presto o tardi s’appagano?

« Io dirò le lodi della Perseveranza! e tu scriverai le mie parole, se non vuoi ch’io ti ronzi attorno all’orecchio tutta l’estate!

« Scrivi che la perseveranza è figlia della Sapienza e madre della Felicità. In fatti qual’è la recondita ragione che ci spinge a perseverare tanto più là dove con maggiore ostinazione ci vediamo scacciate?

« È che quella ostinazione medesima rivela al nostro senso esperto che là deve esserci qualche cosa di molto desiderabile; e tanto e tanto facciamo che [p. 60 modifica]alla fine arriviamo a scoprirla e a ficcarvi la nostra tromba!

« Non è dunque figlia di Sapienza, la nostra Perseveranza?

« Ed è madre di Felicità, poi che per essa tutte quelle cose che il mondo predilige e più gelosamente custodisce, noi discopriamo e gustiamo!...»

Proprio in questo momento la dicitrice, inebriata forse dalla sua stessa eloquenza, si avvicinò troppo al mio orecchio, e io, senza considerare i grandi meriti suoi, le diedi una manata così potente che la mandai dritta dentro a uno scaffale della mia libreria.

Manco a farlo apposta, per sua somma sventura capitò proprio nel palchetto delle grammatiche dove un ragno passa beatamente la vita.

La povera mosca resta presa alla rete, e il ragno le è sopra d’un salto, dimenando la sua pancetta rotonda.

Mi lasci morire così? — mi gridò la mosca disperata.

Ma io non le risposi nemmeno, tanto mi piacque di veder premiata la taciturna e nascosta Perseveranza del ragno, il quale non corre, non briga, non s’agita, non s’imbranca, cerca il silenzio e sopratutto si studia di non dar noia a nessuno.

Fa e aspetta, il ragno; come il povero favolatore.