Gli assempri/D'un soldato che ricevette in presta dal diavolo tremila fiorini d'oro, e come nel portò in anima et in corpo
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D’un soldato che ricevette in presta dal diavolo tremila fiorini d’oro, e come nel portò in anima et in corpo.
CAP. 39.°
Fue un soldato tedesco in Lombardia, el quale essendo preso da un altro soldato, gli tolse al cavallo e l’armadura e quanti denari aveva e lassollo andare. Et andandosene giù per una riva d’un fiume, el misero si cominciò a disperare fra se medesimo e chiamava al diavolo e diceva che voleva essere suo in anima et in corpo, e ’l dimonio gli desse denari. E cosi andando, vidde un mulino in questo fiume. Et essendo presso al mulino, un mugnaio esci fuore di questo mulino e venneli a rincontra e salutollo. El misero per la grande malenconia che aveva non gli rispose. Allora disse el mugnaio, e’ mi pare che tu abbi gran de malenconia, e però non ti attristar più che se tu vuogli io ti posso servire di quanti denari ti bisogna, e non voglio da te neun’altra cosa se non che tu me gli renda in fra tre anni, e se in fra tre anni tu non me gli hai renduti voglio che tu sia mio in anima et in corpo. El misero disse ch’era contento, ma voleva in presta tremila fiorini d’oro. Allora al mugnaio gli prestò tre mila fiorini d’oro e partissi e ritornò nel mulino, e subbitamente el mulino spari e non vidde più neuna co sa. E ’l misero soldato se n’andò e comprò arme e cavalli e fece una bandiera1 e prese ’l soldo da Misser Francesco da Carrara Signor di Padova. E venendo el termine de’ tre anni, venne per caso che aveva invitato a mangiar con seco un giovano studiente de la sua terra frate dell’Ordine di Santo Augustino. Et essendo a mensa con altri suoi compagni et avendo già presso che mangiato, gionse a la porta al sopradetto mugnaio e bussò l’uscio. E mandando a sapere chi fusse, tornò el messo e disse. Dice che è el mugnaio che vi prestò tremila fiorini d’oro, e poco è a stare che finiranno tre anni ch’egli ve gli prestò, che gli rivuole per ogni modo di mondo: e dice che se voi non gli ’l date che ve ne portarà in anima et in corpo. Allora el misero soldato tutto si cambiò in viso, e turbatamente disse al messo, va caccial via e dagli parecchie bastonate. Et in mentre che ’l messo andava recitò le sopra dette parole a quelli che mangiavano co’ lui a mensa. E giognendo el messo all’uscio per volerlo cacciare: allora el mugnaio gli fece una miratura per sì fatto modo, che ’l messo fuggi al suo Signore e disseli: Eccolo che vien su a voi: E subbitamente el mugnaio gionse ne la presenzia di tutti coloro che mangiavano et andò dinanzi al misero soldato e disseli. Tu debbi sapere che testè è finito ’l termine de’ tremila fiorini d’oro ch’i’ ti presta’ per tre anni, sicchè io gli rivoglio: hai tu da rendarmegli? El misero soldato disse che non gli aveva e che non gli ’l poteva rendare. Allora el mugnaio el prese per le braccia e levollo da mensa leggermente come se fusse stato un pulcino, e subbito amenduni sparirono. E quelli ch’era no a mensa co’ lui non viddero più nessuna cosa, se non che a una finestra ferrata che l’era a rincontra parecchie braccia ad alto viddero che rimase attaccato un suo usatto.2 E mirabile cosa, che insiememente co’ lui e’ cavalli e l’armadura e ciò ch’egli aveva nel mondo subbitamente spari, e di lui non fu mai trovato altro che quello usatto. Questo assempro udii da un mio caro amico e conoscente, al quale si ritrovò nello studio di Padova con quel frate tedesco che mangiava co’ lui a mensa, et udillo da lui medesimo.