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Il Tesoro (Latini)/Libro II/Capitolo XXXIII

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Capitolo XXXIII. Delle quattro virtudi che sostengono gli animali a vita

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XXXIII. Delle quattro virtudi che sostengono gli animali a vita
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Capitolo XXXIII.


Delle quattro virtudi, che sostengono gli animali a vita.


Sappiate che in ciascuno corpo che ha sufficienti membri, sono quattro virtudi, istabilite1 e formate per li quattro elementi e per loro natura, cioè appetitiva, retentiva, digestiva ed espulsiva. Che quando li quattro elementi sono insieme2 [p. 305 modifica]raunati in alcuno corpo, è compilato di diritti membri.3

Lo fuoco, però ch’egli è caldo e secco, fa la virtude apetitiva. Questa dà voglia di mangiare e di bere.

E la terra, ch’è fredda e secca, fa la virtude retentiva; ciò è quella che ritiene la vivanda.

E lo aere, ch’è caldo ed umido, fa la virtù digestiva; ciò è che fa cuocere ed umidire la vivanda.

l’acqua, che è fredda ed umida, fa la virtude espulsiva; ciò è ch’ella caccia fuori la vivanda quand’ella è cotta.

Queste quattro virtudi servono a quella virtude che nutrica e pasce il corpo. E la virtù del nutricamento, serve a quella virtù4 che ingenera, onde l’uno ingenera l’altro, secondo loro materia5, e loro similitudine. E sì come il temperamento, che accorda la diversità di essi elementi, e’ fa li corpi ingenerare e nascere e vivere, così il [p. 306 modifica]distemperamento di loro li corrumpe e li fa morire6. Che se il corpo fosse d’un elemento senza più; egli non potrebbe istemperarsi mai, però che non avrebbe mai contrario, ne morrebbe7.

Qui si tace il conto della natura degli animali, e ritornerà alla sua diritta via, ch’è di dire prima delle cose che prima furon fatte. E perciò tornerà a dire del mondo, e del firmamento8 e del cielo e della terra.

Note

  1. Corretto stabiliate, in stabilite, colla Crusca alla voce Stabilito. Correzione del Sorio.
  2. Anche qui Bono ommette ajostè. t quant li IIII element sont ajostè et assemblè.
  3. Le stampe leggono: Che quando li quattro elementi sono insieme raunati in alcuno corpo compilato di diritti membri, lo fuoco ecc. Aggiunto è, e divisi i periodi secondo il t: Car quant li III1 élément sont ajostè et assemblè en aucun cors, a compliz de droiz membres. Li feus etc.
  4. Corretto natura, in virtù, col t la vertù. Parla di quattro virtudi.
  5. Corretto natura in materia col t matiere.
  6. Le stampe leggono senza senso: e la virtù del nutricamento, serve a natura che ingenera. Onde l’uno ingenera l’altro, secondo loro natura e loro similitudine. E sì come il temperamento che accorda le diversità di essi elementi, e fa li corpi ingenerare e nascere e vivere, così il temperamento di loro corrumpe e li fa morire. Corretta l’interpunzione, e la lezione col t: la vertuz dou norrissement sert à la vertu qui engendre, por quoi li uns engendre l’autre selonc sa matiere et sa semblance; si comme li atempremens qui acorde la diversitè des elemenz fait le cors engendrer et naistre et vivre, tout autressi li desatempremenz d’eulx les corront, et le fait devier.
  7. Aggiunto: nè morrebbe, richiesto anche dal contesto, col t n’aurait contraires, et ainsi ne morroit
  8. Agginto e col t dou firmament, et dou ciel.