Il buon cuore - Anno X, n. 08 - 18 febbraio 1911/Notiziario

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Notiziario

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Società Amici del bene
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NOTIZIARIO


Al Pio Istituto Oftalmico sono pervenute le seguenti oblazioni:

Enrico Bambergi, L. 50 — Isabella Osculati ved. Maggioni, 200 — Margherita Ponsot, 10 — Nob. uff. cav. ing. Emilio dei conti Alemagna, 300 — Gaetano Brusa, 10 — Comm. arch. Luigi Broggi, 10 — Unione Cooperativa, 20 — Contessa Giulia Bassi de Capei, 20 — Rag. Francesco Rastrellini e consorte, 10 — Ing. cav. Augusto Stigler, 50 — March. sen. Ettore Ponti, 50 — Giuseppina Freganeschi Borella, 50 — Uboldi Ferdinando, 25 — Notaio Gerolamo Serina, 25 — Dal Pozzo march. Bonifazio, 20 — Ditta Ferdinando Zanoletti, 50 — Nob. comm. Federico Terzi, 25 — Nob. Fausto Bagatti Valsecchi di Belvignate, 50 — Mombelli Luigia ved. Bambergi, 50 — Luigi Simonetta di Francesco, 50 — Contessa Annetta Scanzi, 10 — Leone Weill Schott, 20 — Fanny Usellini ved. Grugnola, 50 — Nob. Giuseppe Bagatti Valsecchi di Belvignate, 30 — Nobile Carlo e Lodovico Barbò, 20 — Ottolenghi Finii Fanny, 20 — Ing. Valentino Ravizza, 10 — Sigg. Carlo e Adele Castiglioni, 10 — Duca Uberto Visconti di Modrone, 100 — Dott. Gian Carlo Vistnara, 10 — Ditta Pirelli, 50.

A tutti i prefati signori benefattori la Direzione rivolge sentite azioni di grazie.

Beneficenza. — La famiglia Colorni, in memoria del compianto Eugenio Colorni, inviò agli uffici indicazione e assistenza la somma di L. 550 da distribuirsi fra i seguenti Istituti di beneficenza: Ufficio indicazione e assistenza, L. 150, Asilo Mariuccia, 50; Patronato bagni marini per scrofolosi, 100; Asilo istituto dei ciechi, 100; Ospedale dei bambini, 50; Cassa di maternità, 100.



Necrologio settimanale


A Milano, il nob. prof. Emilio Plaafnet, il noto insegnante di lingua tedesca. Simpatica figura di altruista, tanto valente quanto modesto e buono, egli per più di quarant’anni profuse a larga mano l’opera sua a favore delle istituzioni cittadine di cultura popolare. Fu fondatore e fino a questi giorni consigliere ed insegnante del Circolo di pubblico insegnamento e lascia, in quanti lo conobbero, largo rimpianto di sè; — il dott. Angelo Alborghetti, medico dentista, valente, coscienzioso, che prestò per molti anni l’opera sua in istituti di beneficenza, che attestarono la loro riconoscenza con una rappresentanza ai funerali, e fra essi l’Istituto dei Ciechi; — il dott. Francesco Ferrario, medico primario dell’Ospedale Maggiore. Dedicò la sua opera infervorata di apostolato all’Ospedale ed ebbe missioni scientifiche; — il signor Enrico Massaroli, archivista della Real Casa in Lombardia a riposo; — don Gaetano Monfrini, sacerdote della parrocchia di San Lorenzo; — la signora Margherita Terreni.

— A Roma, il comm. Vittorio Ceresa, direttore generale del Ministero della guerra.

— A Imbersago, la signora Maria Castelbarco Visconti Simonetta nata Pindemonte Rezzonico.

— A Lucca, il cav. Plinio Salvadori, colonello di fanteria nella riserva, già comandante dei distretti di Gaeta e di Lucca.

— A Sassello, il cav. Marco Garbarini-Siri, colonnello comandante il 31 reggimento fanteria.



BIBLIOGRAFIA


Togliamo dalla Rivista Bibliografica Italiana annessa alla Rassegna Nazionale di Firenze:

Antonio Stoppani nel XX anniversario della morte. Lettere di A. Stoppani al Padre Cesare Maggioni. — Milano Oliva e Somaschi, 1910; pagg. 153, con ritratti e vedute. — Vendibili anche presso la Casa Editrice L. F. Cogliati Corso Romana, 17.

Raccoglie e presenta queste lettere fin qui inedite il professor G. Morando; ed A. M. Cornelio le fa precedere da un lungo cenno bio-bibliografico su Antonio Stoppani e da una notizia sul Padre Cesare Maggioni dei Missionari di Rho, che esercitò per lunghissimi anni, ispirato, la predicazione. Grande ideale dello scienziato battagliero come dell’umile missionario, fu l’unità italiana, culto comune delle due anime lungamente fraterne, la dottrina rosminiana.

Le lettere Leviate dall’abate Antonio Stoppani dal 1853 al 1890 al padre Cesare Maggioni, benchè scritte nella più semplice e spontanea forma amichevole, sebbene traboccanti di pietà e d’affetto, toccano spesso argomenti gravi e profondi, si aggirano intorno a quelle questioni politiche e filosofiche che costarono all’illustre geologo tante lotte, spesso rivelate nella piena confidenza dell’amicizia a chi sapeva comprenderle, mostrano qual forza di carattere e di volontà accompagnasse la vastità e profondità della mente. L’abate Stoppani non si stancava di combattere i suoi antagonisti; ma non si affliggeva troppo dei frequenti attacchi più o meno leali che gli muovevano, e nelle sue lettere all’amico traspare sempre piena fiducia in sè e nella immancabile giustizia del tempo. «.... Quegli articoli me li aspetto e mi aspetto di peggio.... Non si va alla guerra quando si ha paura delle palle....»

Il volume comprende pure una lettera al prof. Calza in cui lo Stoppani ancor giovanetto gli parla lungamente della sua vocazione; ed altra lettera importantissima al Conte Luigi Torelli sulle cinque giornate in cui Antonio Stoppani fu, da seminarista, insieme al padre Maggioni, benemerito attore, non solo consegnando al vento tredici aereostati che portassero fuori delle mura di Milano notizie, allo scopo di sollevar la campagna, ma prestando mano alla lunga, ardita e solida barricata attraverso il Ponte di Porta Orientale.

Nelle ultime pagine della raccolta devota, Angelo Maria Cornelio ricorda entusiasticamente l’amore di Antonio Stoppani per Lecco suo paese nativo.

Firenze.

Emilia Franceschini.



DIARIO ECCLESIASTICO


1º febbraio — Domenica di Sessagesima — S. Mansueto Savelli arciv.
20, lunedi — Ss. Felicita e Perpetua mm.
21, martedi — S. Laura m.
22, mercoledi — La Cattedra di S. Pietro
23, glovedi — S. Policarpo vesc.
24, venerdi — S. Sergio m. e s. Mattia ap.
25, sabato — S. Cesario e s. Costanza v.

Adorazione del SS. Sacramento.

Continua a S. Pietro in Gessate.
20, lunedi — A S. Barnaba.
24, venerdi — A S. Prassede.


Gerente responsabile.

Romanenghi Angelo Francesco.


Milano. Tip. L. F. Cogliati, Corso P. Romana, 17.