Il buon cuore - Anno XI, n. 42 - 19 ottobre 1912/Beneficenza

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Il buon cuore - Anno XI, n. 42 - 19 ottobre 1912 Religione

[p. 329 modifica]Beneficenza


Pro Eritrea

Finalmente il desiderio del Vicario Apostolico dell’Eritrea, Mons. Carrara, e nostro si può dire pienamente appagato. Il comitato «Pro Eritrea» è ormai costituito, e l’Album d’onore degli offerenti incomincia oggi a presentarsi al pubblico per eccitare la carità di tutte le persone amanti del bene e porgere generosi aiuti ad abitanti di una terra nostra, bagnata dal sangue dei nostri soldati: terra che ci ricorda i nobili eroismi e le prime vittorie dell’Italia; terra che corrispondendo ai sacrifici fatti per essa dalla Patria nostra ha saputo dare degli eroi nella presente guerra della Libia. Ma quella terra, quei popoli hanno bisogno di aiuto per la loro cristiana e totale civilizzazione.

Mons. Carrara laggiù con i suoi confratelli Missionari continua l’opera del Card. Massaia, di Mons. De Jacobis e del P. Michele da Carbonara. Prima di lasciare la Patria Mons. Carrara già conosceva in parte la missione dell’Eritrea, i sacrifici a cui sarebbe andato incontro, la vita di lavoro e di travaglio che l’attendeva. Ma il suo cuore di Apostolo non si perdette di animo, e sempre zelante del bene delle anime con amore e pieno di santo entusiasmo abbracciò la croce che Iddio gli aveva dato, emettendo un grido dal profondo del suo animo: «Per Iddio, per la Religione e per la Patria non mi importa di morire e versare tutto il mio sangue». Accompagnato dai più fervidi voti dei conoscenti e amici, dopo aver rivolto il suo ringraziamento e di essersi raccomandato a tutti con una nobile lettera al direttore dell’Unione, colla quale rivela tutto l’animo suo di Apostolo, faceva il suo ingresso nella Colonia Eritrea accolto ovunque con simpatia ed esultanza.

Mons. Carrara però fino dai primi giorni ebbe dolorosamente a constatare le strettezze in cui versava la Missione e la miseria estrema de’ suoi nuovi figli. E tale cruda realtà dovette ancora più constatarla in tutta l’estensione del termine nel fare la Visita Pastorale a tutto il Vicariato. Fu allora che confidando negli amici lontani scrisse domandando aiuti e soccorsi. Fu allora che sollecitò ad effettuare un suo progettato disegno, che cioè a Milano sorgesse un comitato permanente «Pro Eritrea». Ne aveva già parlato con Mons. Locatelli, prevosto di S. Stefano, di questo suo progetto, e più volte a lui scrisse perchè si mettesse all’opera. Ne scrisse anche al M. R. P. Provinciale dei Cappuccini, e in una sua lettera, pubblicata nell’Unione e in altri giornali il 21 gennaio p. p., bagnata dalle sue lagrime, pregava e scongiurava che presto sorgesse il comitato. In quella lettera diceva: «Ho vergogna di essere tanto seccante. Ma è proprio la grande necessità che mi vi spinge. Ho visitato nelle passate settimane sedici villaggi indigeni. Mi si stringeva il cuore al vedere le cappelle cadenti e diroccate, i paramenti ed arredi sacri che mettevano schifo, i preti laceri ed affamati, intorno a me una turba di popolo che mi chiedeva sostegno e aiuto nella sua miseria. Ed io nulla potevo dare, tranne di una parola di consolazione». In quella medesima lettera sottoponeva alla considerazione dello stesso P. Provinciale alcune proposte facendo viva istanza perchè fossero effettuate. Ecco le proposte: 1.º Mi sembra giunto il momento opportuno di costituire un Comitato permanente «Pro Eritrea». Io spererei molto nell’opera di un numeroso e ben scelto comitato milanese, sapendo quanto sieno generosi i milanesi e come volontieri si prestano per aiutare la nostra Missione. 2.º Il Comitato poi potrebbe farsi promotore di conferenze con proiezioni e di fiere di beneficenza. 3.º Aprire negli Annali un album d’onore pei benefattori della Missione pubblicandone le offerte. Gli offerenti di almeno L. 50 avrebbero il diritto di imporre il loro nome ad un moretto e divenirne padrini; e quello credo spingerà molti a beneficare la Missione. Noi a mezzo di lettera privata manderemmo [p. 330 modifica]relazione, informando i singoli offerenti del conferito battesimo». Dietro questa lettera subito si è posto mano alla formazione del Comitato, ma per circostanze speciali si dovette soprassedere. Ora però, dopo altre istanze dello stesso Monsignore, che ogni giorno vede crescere i bisogni della Missione, non si poteva più rimanere indifferenti.

Basti leggere le due relazioni pubblicate nell’Unione il giorno 2 e 15 giugno u. s.; e diversi articoli degli Annali Francescani. In essi si parla della visita pastorale di Mons. Carrara e della miseria che ovunque vi ha incontrato. Si parla anche di ciò che avrebbe intenzione di fare per il bene del suo popolo, ma.... «Non ho nulla, egli dice, non ho un centesimo e sono costretto a lasciare che il mio popolo venga alle prese colla miseria e la fame, altri nemici lo circondano; e non mi è possibile elevarlo ai nobili sentimenti della nostra S. Religione e della civiltà cristiana, perchè altri ricchi e potenti in danaro lo corrompono e lo trascinano nel più basso della idolatria. Potessi aprire scuole e orfanotrofi e case di lavoro, almeno nei centri più grossi!». Sì, non si poteva più oltre indugiare, ed ecco però che il Comitato Pro Eritrea si presenta al pubblico, per iniziare i suoi lavori e continuarli meglio dopo le vacanze estive. Il Comitato tutto raccoglie: offerte in danaro, vestiti, scampoli di tela e di stoffa, camicie, fazzoletti, arredi e paramenti sacri, attrezzi rurali e di cucina che siano ancora in buono stato. Il Comitato di tanto in tanto si radunerà per escogitare modi e trovare mezzi di venire in soccorso della Missione. Promuoverà quindi fiere e feste di beneficenza, conferenze con proiezioni, si darà cura di distribuire il foglietto volante Pro Eritrea nel quale, dopo breve relazione, si segneranno tutti gli offerenti colle rispettive offerte.

Il Comitato quindi fa appello e confida nella generosità dei buoni; il loro obolo, il loro soccorso sarà un’opera non solo di religione e di civiltà cristiana, ma ancora un attestato di riconoscenza agli Ascari dell’Eritrea, che sui campi della Libia cercano di rendere grande e valorosa l’Italia nostra.

Comitato.

Presidenti Onorarii: Mons. Carlo Locatelli, Preposto di S. Stefano — On. Sen. Lodovico Gavazzi (via Giuseppe Verdi, 8).

Presidente Effettivo: M. R. P. Girolamo da Lornazzo, Provinciale dei Cappuccini (viale Monforte, 2).

Rev.mo D. Luigi Combi, Preposto di Primaluna — Rev.mo Mons. Comm. D. Luigi Vitali, Rettore Istituto dei Ciechi — Rev.mo D. Luigi Marazzani, Prevosto di S. Tommaso — Rev.mo Rusconi Prof. D. Pietro, Prefetto di S. Maria a S. Celso — Rev.mo Can. Prof. Don Oreste Pantalini (via Cerva, 23) — Bertarelli Cav. Rag. Antonio (via Archimede, 4) — Ferdinando De-Capitani da Vimercate (via Benvenuto Cellini, 19) — Avv. Emilio Tedeschi (corso Venezia, 8) — Sampietro Avv. Carlo (vicolo S. Carlo, 2) — Dott. Giuseppe Cappellini (via Dogana, 2) — Gavirati Ettore (via G. Del Maino, 9) — Foffano Prof. Francesco (viale Monforte, 7) — Angelo Maria Cornelio (via Castelfidardo, 11) — Vimercati Rag. Carlo (Via Rovani, 11) — Andrea Grosso (via Carlo Poerio, 5) — Architetto Scanavini Prof. Oreste (viale Monforte, 24) — Alfonso Gregori (via Tiziano, 5) Giulio Beneggi, negozio «La Perfezione» (corso Vittorio Emanuele) — Mario Ganzini, Articoli Fotografia (via Solferino, 25) — Sig. Negri (via S. Antonio, 20) — Mario Rossi (via Tiziano, 5) — Baronessa Lina Bagatti Valsecchi (via Gesù, 5) — Contessa Alfonsina Casati Cappello (corso Magenta, 67) — Contessa Sabina Parravicino Thaon De Revel (via Cusani, 5) — Principessa Belgioioso (via Passione, 1) — Marchesa Zurla Chiara (via Nerino, 7) — Contessa Giuseppina Giulini (via Broletto, 41) — Contessa Paolina Albani (viale Monforte, 12) — Masson Fiori Luigia (corso Concordia, 5) — Masson Ernestina (corso Concordia, 5) Galimberti Giulietta (via Bonarotti, 41) — Bremaud Cesarina (corso Concordia, 6) — Leoni Teresa (via Pindemonte, 1) — Greco Franchini Pia (viale Monforte, 18) Caldi Angelina (via Tiziano, 5) — Brera Giuseppina (piazza S. Pietro in Gessate, 2) — Parea Bosetti Luigia (viale Vittoria, 27) — Colombo Adele (via San Sisto, 4) — Sartoris Lina (via Settala, 55) — Marazzani Maria (via S. Tommaso, 4) — Centemeri Gina ved. Vismara (via Monte Napoleone, 22).


NB. — A questo elenco potranno aggiungersi altre persone di buona volontà. Abbiamo poi in nota molti il di cui nome si desidera rimanga occulto, ma che tuttavia lavoreranno istessamente a favore della Missione Eritrea. — Mentre ora pubblichiamo le offerte che ci pervennero dal gennaio corrente anno a tutt’oggi, ringraziamo di tutto cuore anche i generosi offerenti dell’anno scorso.


ALBUM D’ONORE

dei generosi offerenti per la Missione dell’Eritrea

Gli offerenti di almeno L. 50 avranno il diritto di imporre il Nome ad un moretto ed esserne padrini di Battesimo. A tempo opportuno verrà loro comunicato il nome imposto al proprio figlioccio.

Milano: Mons. Carlo Locatelli, pel nome di Carlo, L. 100 — Sig. Giuseppe Sommaruga, pel nome di Giuseppe Camillo, L. 50 — Sig. Luigia Masson, pel nome di Macedonia, L. 50 — Sig. Ernestina Masson, pel nome di Ernestina, L. 50 — Sig. A. R. T., pel nome di Teresa, L. 50 — Rag. Carlo Pini, L. 500 — Sig. N. N., domandando preghiere per persona cara, L. 100 — Contessa Zurla Parravicini, pel nome di Adalberto, L. 50 Mons. Carlo Locatelli (seconda offerta), pel nome di Carlo, L. 50 — Sigg. Sorelle Guzzetti, pel nome di Antonio, L. 100.

Bergamo: Famiglia Gatti, L. 50 — Sig. Angela Colombo, pel nome di Angela, L. 100 — Sig. Licini Costanzo, pel nome di Costanzo, L. 50.

Brescia: Sig. M. B. Ter., pel nome di Maria, L. 50 Sig. N. N., implorando preghiere di suffragio, L. 100.

Primaluna: M. R. Sig. D. Luigi Combi, Prevosto, pel nome di Luigi e Teresa, L. 1000.

Agrate Brianza: M. R. Sig. D. Giuseppe Viganò, Parroco, pel nome di Giuseppe, L. 50.

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Offerte per la Missione dell’Eritrea.

Milano: D. Gaetano Strazza, imploran lo preghiere per bisogni speciali, L. 25 — sig. Bartolomeo Alasia e Nipote, implorando benedizione speciale da Mons. Carrara, L. 28 — Due offerenti N. N., L. 8 — sig. N. N., L. 10 — sig. Pagani, L. 3 — signor N. N., L. 2 — sig. Pig. E., L. 10 — sig. Vigorelli, L. 5 — signora Alberti, L. 2 — sac. G. C., L. 10 — sac. N. N., L. 1 — sig. B. Pier Fausto Bagatti Valsecchi, L. 10 — Mons. Carlo Brera, L. 20 — A mezzo P. Candido sig. N. N., L. 5 — Contessa Giuseppina Giulini, L. 10 — Circoli Cattolici in occasione del Pellegrinaggio al S. Cuore di Gesù, L. 20,66.

Bergamo: Fratelli Gatti, studenti, L. 11 — sig. Catterina N. (inf. Osp.), L. 2 — sig. Esp. B ce (inf. Osp ), L. 10 — sig. N, N. (inf. Osp.), L. 5 — sig. N. N., L. 7.

Crescenzago: Signora Rosa Rosmini, L. 10 — Nob. Maria N., L. 5.

Floriana (Malta): Marchesa Anna Bugeia, L. 40 — Raccolte da P. Emmanuele, Guard. Capp., L. 21,75 — sig. Muscat Paolo, L. 2,25 — sig. Lorenzo Falzon, L. 2,25 — sig. Spiteri Emanuele, L. 1,25 signora Filomena Carbone Portelli, L. 1,25 — signora Maria Azzoparoli, L. 3 — sig. N. N., L. 1,25 — Raccolte da P. Emmanuele, Guard. Capp., L. 15 — sig. N. N., L, 25 — sig. Santo Calleia, L. 2,50 — sig. N. N., L. 1,25.

Melegnano: Signora Antonia Redaelli, L. 5.

Linate: Signora Maria Verganti, L. 5.

Zanica: D. Giuseppe Noris, raccomandandosi alle orazioni di Mons. Carrara, L. 50.

Ossona: Sig. N. N., L. 5.

Mezzate: Sig. L. L., L. 10.

S. Giuliano Milanese: Sig. N. N., L. 10.

Pumenengo: Sig. N. N., per speciale benedizione a’ suoi bambini, L. 15.

S. Vitiore Olona: Signora Enrichetta Morelli, L. 1.

Civesio: Sig. N. N., nipote del signor Parroco, L. 10.

Agrate Brianza: Don Giuseppe Viganò, Parroco, L. 10.

Cremona: Congregazione dei Terziari dei P. Cappuccini, implorando speciale benedizione da Mons. Carrara, L. 25.

Casalpusterlengo: Raccolte nella chiesa dei P. Cappuccini durante la funzione del mese di maggio, L. 16.

Bellinzona: Sorelle N. N., L. 10.

Sesto Cremonese: Parroco e Terziari, L. 8.

Offerte in oggetti per la Missione Eritrea.

Milano: Contessa Maria Bazzero Mattei Borromeo Arese, camici 6, amitti 6, corporali 6, purificatori 6, animette 5, manutergi 6 — Contessa Livia Mappelli Borromeo Arese, camici 1, tovaglie per altare 1, purificatoi 14, animette 2, salviette 2 — Contessa Sola Busca, metri 247 di tela cotone ritorta colorata — Famiglia Masson, metri io damasco rosso, metri 6 seta, animette 1 Contessa Ernestina Barbiano di Belgioso Gavazzi, stola violacea Signori Lorenzo e Matilde Usellini, 16 carnicini per bambini Signora Edvige Migliorini, 6 carnicini — Signora Petrini Giuseppina, metri 4 tela — Sig. A. C., scampoli — Sig. N. N., un camice — Sig. Mario Ganzini, ditta Ganzini, 3 pacchi postali di oggetti fotografici — Sig. Maestra Adele Bavelli, offre per le scuole della Missione circa 1000 copie di diversi libiletti scolastici, tutti di produzione della stessa — Signore Ester e Rosetta Guzzetti, collo di tela di lino.

Brescia: Sig. M. B., fascia Episc., 1 tovaglia da altare, 1 cotta La stessa signora M. B. a mezzo P. Luigi Guardiano dei Cappuccini, metri 64 di tela di lino.

Crescenzago: Signora Rosa Rosmini, metri 10½ di tela lino.

Civesio: Sig. N. N., nipote del Parroco, 4 corporali, 4 amitti, 4 animette, I purificatoio, 4 manutergi.

Primaluna: Signora Teresa Cotnbi, vestiti per bambine e tela.

Albino: Sorelle Parolini, metri 30 tela cotone colorata.


Tutti indistintamente gli offerenti partecipano in vita e dopo morte al bene spirituale che si compie nella Missione Eritrea, come pure al frutto delle S. Messe, preghiere e suffragi che tutti i mesi si fanno dai Padri Cappuccini di Lombardia per i loro Benefattori vivi e defunti.

NB. — Le offerte si ricevono presso i Padri Cappuccini di Milano (Viale Monforte, 2 e Strada Vercellese, 39), nonché presso i singoli componenti il Comitato e in tutti gli altri Conventi dei Cappuccini di Lombardia.

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi

OBLAZIONI.

Il Dott. Ghislanzoni Giuseppe colle sorelle Teresa e
Francesca, in memoria della defunta loro madre.
 
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 L. 100