Il buon cuore - Anno XIV, nn. 33-34 - 21 agosto 1915/Educazione ed Istruzione

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Il buon cuore - Anno XIV, nn. 33-34 - 21 agosto 1915 Religione

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L'esplorazione delle Catacombe di Roma


Le Catacombe, ossia quelle gallerie sotterranee che i primi cristiani scavavano nei dintorni delle grandi città antiche’ per seppellirvi i loro morti, non si trovano soltanto a Roma, ma anche a Napoli, a Milano, a ’Siracusa, ad Alessandria e in* altri luoghi: però quelle di Roma sono le più vaste e le più celebri, e la • loro estensione e la loro fama dipendono dall’importanza che ebbe la comunità cristiana nella Città eterna e dal prestigio che Roma esercitava come capoluogo dell’Impero e come capitale della Chiesa.

Senonchè per molto tempo le catacombe romane rirhasero dimenticate e quasi del tutto ignorate.; &l secolo IX al XVI se ne era perduta addirittura la me- moria: solo al tempo del Rinascimento alcuni studiosi cominciarono ad occuparsene, e gli scavi sistematici in esse compiuti e la loro minuziosa descrizione sono opera di una scienza del tutto moderna.

Di questa scienza, che viene chiamata l’archeologia Cristiana, è interessante passare in rassegna la storta, ricercando in quali circostanze ebbero luogo nel secolo XVI le prime esplorazioni delle catacombe e come poi; dopo un nuovo intervallo, dei lavori veramente scientifici, serii e - ricchi di risultati pOsitivi e importantissimi, venissero eseguiti a cominciare dalla seconda metà del secolo’ decimonono.

La storia moderna delle Catacombe romane ha una prefazione abbastanza curiosa. Esse cominciarono a essere studiate soltanto alla fine del secolo XVI, ma già nel secolo XValCunè di esse? Come risulta da certe frettolose iscrizioni che furono trovate ineise nelle pareti delle gallerie sotterranee, furono visitate da aldini umanisti le firme di questi studiosi risalenti all’anno 1475, furono trovate nel CiMitero dei Santi Pietro e Marcellino sulla via Labicana: il loro capo

era il fiorentino Pomponio Leto, il fondatore dell’Accademia Romana, il quale in una di quelle iscrizioni s’intitola pomposamente «Pontefice massimo» mentre uno dei suoi compagni, Pantagato, si proclama tt Sacerdote dell’Accademia romana». Questi titoli, innocenti capricci di eruditi, non avevano certamente nulla di sovversivo; ma se fossero venuti a notizia dei magistrati dello Stato pontificio che furono chiamati a giudicare Pomponio Leto e gli altri accademici, accusati, sotto il governo del Papa Paolo II, di paganesimo e di cospirazione contro il Pontefice, avrebbero fatto: pasSare a Pomponio Leto e ai suo; compagni un brutto quarto d’ora; e probabilmente appunto per questo quegli umanisti conservarono il ’silenzio intorno alle visite da’ essi fatte nelle catacombe. • Così il processo di lesa maestà e di leso cristianesimo intentato a Pomponio Leto ritardò la nascita dell’archeologia cristiana, tanto che uno dei più reputati fra gli eruditi italiani del secolo XVI, Onofrio Panvinio, nel volume pUbblicato in latino nel 1568 (( intorno ai riti osservati dagli antichi cristiani nel seppellire i morti e intorno ai loro cimiteri» mentre raccoglieva diligentemente tutto ciò che • era stato. Scritto intorno alle catacombe ed enumerava perfino i nomi di quarantatre di esse, non poteva citare intorno alle Catacombe nessuna. testimonianza proveniente da una osservazione diretta delle medesiine. Alcuni anni più tardi questa colpevole negligenza fu.riparata, e oggi si sa con precisione in quale anno e in quale.giorno venne fatta la scoperta delle catacombe. Il 31 maggio 1578 alcuni uomini che lavoravano in una vigna posta sulla via Salaria a due mir glia dakOma, mentre estraevano della sabbia, scoprirono l’entrata; d’una galleria sotterranea e avventutisi in essa ’,Vi trovarono, • cein loro grande sorpresa, dei sarcofagi, delle iscrizioni cristiane, delle pitture morali conservate assai bene. Questa scoperta inaspettata mise sossopra il inondo degli eruditi; il Baroni°, dopo aver. visitato per. tre volte quelle catacombe, le descrisse nei suoi «Annali EéclesiaStici )); altri eruditi ne fecero oggetto di coscienziosi studi, che però non ebbero nessuna diffusione.,.e siccome ai visitatori di quel cimitero tu laSciata piena libertà di asportarne tutto ciò- che loro piaceva, così oggi non si conserva più nulla delle pitture che vi erano contenute e che, stando alle testi [p. 242 modifica]monianze di quel tempo, avevano un notevole valore artistico. La scoperta del 3 i maggio 1578 segna una data memorabile; (erri& giorno, nacquero la -scienza e il, nome di Roma seitterzanett. 11 ro’ilicentbre 1393 scendeva per la prima volta’<< nelle.catacoulbe,,e per marco non Tí’ si perdeva, i l più illustre dei predecessori del De Rossi, Antonio Eosio, un Maltese.iche emroitava l’aiwocatura.a R" te +che dedicò più di trent’anni della sua vita allo studio e all’esplorazione delle ’CataCorribe. Con lunghe e lia-zienti ricerche-egli -riuscì a trovare una,trent•ina di queste necropoli, mentre nello -stesso tempo raccoglieva con •infaticabile diligenza tutte le fonti scritte che potevano spiegare i monumenti del Cristianesimo primitivo come le opere dei Padri della Chiesa, le vite dei Santi, i decreti dei Concilii, le lettere dei.pani e così via. -• T3oSio Si proponeVa di esporre i risultati delle sue ricerche in una grande opera divisa in tre parti, nella prima delle qualiegli intendeva descrivere i costumi e le cerimonie di cristiani primitivi, nella seconda le Catacombe, nella terza i documenti dell’arte figurativa.in esse contenuti. La morte non gli perMise di compilare la prima e la terza.parte, e anche la seconda, la quale porta il titolo clasSico di m Roma Sottrranea o, comparve cinque anni dopo la morte dell’Autore, nel 1.634. Questo libro che rivela agli studiosi l’esistenza di un mondo.del tutto nuovo e delle opere interessali.tissime in esso contenute,-ebbe un successo immenso, al quale- concorse anche quello éhesi potrebbe chiamare il fattore dell’attualità: infatti nel secolo XVII la Riforma protestante e la _controriforma ’cattolica, avevanò dato nuovo imptilsò allo studio delle,antichità cristiane e della storia ecclesiastica, e così i cattolici come i protestaritilessero avidamente la (( Roma ’Sotterranea», per ricavarne degli argomenti pro contro la Chiesa ’Romana.. La calorosa.accoglienza dell’opera,del Bosio è dimostrata dal numero delle sue edizioni e delle sue.traduzioni.; e conviene riconoscere che essa ne,era veramente degna: non già che fosse un lavoro:perfetto; vierano.qua elà delle lacune e magari anche degli errori; il l3osio non conoscevaqualcuna delle Catacomb,.più importanti, come per esempio qiiélla di S. Callisto; ~aveva utilizzato tutte le fonti scritte quali poteva ricorrere,.e sopratutto.aveva trascurato gli itinerari dei pellegrini del medio evo; inoltre non aveva avuto il coraggio di forrbtilare nessuna ipotesi; e finalmente le duecento tavole che illustravano il suo libro erano tutt’altro che esatte. (Continua)

Come vivere a lungo

  • Una -delle cause di vecchiezza prematura, •e senza

-dubbio la prividipale, sta.nell’eccesso dél mangiare •e del, bere. ’L’organismo • non viene al mondo già bello • e ’formato,,e prima di potersi -dire completo deve subire un - lungo processo di sviluppo clae Tre iinifnna quasi tutte le energie e le lascia pressoché disarmato contro le nocive influenze _esterne.

Durante questo periodo in cui il giovane ha bisogno di -essere.amorotaeriente cura!to,e difeso, i processi di crescenza, di reintegrazione e di eliminazione, sono molto attivi; ma in seguito tale attiva* dirninui sce, e allora tutto ciò che si richiede è la conigervazione del massimo equilibrio. Una sovrabbondaMa di cibo e’di bevande 11011 più necessaria, e tutto f materiale ingerito in eccesso, non potendo essere assimilato deve andare tra i reti. •• Ora, i rifiuti solidi (quelli gassiformi s’aprono la via principalmente attraverso i polmoni) sono eliminati sopratutto attraverso la pelle, il canale intestina-le e i reni. la potenzialità di questi -organi è limi.,tata.;perciò tutto il di più che viene ingerito e che essi non riescono a espellere, deve di.necesità rimanere, quantunque non nella formaprimitiva. Si trattadi grassi, di sali.minerali e di vari composti organici, i cui depositi, mentre in alcune parti del corpo riescono relativamente innocui, in altre invece implicano decadenza intellettuale e 4lsica, come ad es. quando.avviene la calcificazione o.indmiinento delle arterie. Perchè si sa bene, ormai, che, il brutto- malanno accennato non è il solo derivante dall’accumularsi di materie estranee nei tessuti,’ e che una dieta sregolata tondtice inevitabilmente a vecchiezza prematura; donde- la necessità di moderazione a tavola e di una oculata selezione dei ’cibi e delle bevande. Ma quale la dieta _da seguire? Se si ammette che i primi appettiti orgauicidelressere umano..furuno sta-• bilmente fissati -durante le lunghe ore della sua evoluziorie da un tipo àaafiea iore: che durante-c~o periodo egli mangiava cibi crudi perChè non aveva fuoco: che il periodo successivo alla invenzione del fuoco è stato relativamente troppo breve per determinare un cambiamento essenziale in quei primitivi appettiti; se si ammette tutto -ciò, è.anche in grado (li stabilire su che -cosa ’deve basarsi la dieta naturale -dell’uomo; cioè su,qualsiasi cibo che allo stato crudo riesca grato al „gusto. Una lista di tali cibi sarebbe troppo lunga, ma si può.affermare che ne sarebbero esclusi la carne -e la massima.parte dei legumi che, quando sono. cotti, si trovano su quasi ogni tavola. Nondimeno sarebbe molto variata e comprenderebbe: frutta d’ogni sorta, foglie, steli, e radici di piante, noci,..molte specie di mollusChi, miele uovo, latte,e suoi derivanti, e perfino insetti, che la maggioranza degli uomini non mangia più, ma che.a quanto si dice,costituiscono un buon. alimento. Moltissime verdure. sono ’buone crude,- e così anche;molte radici, fatta eccezione per le patate e per le rape; fra i -legumi, la fava, le lenticchie, i piselli secchi non sono certo gustosi crudi, ma • i piselli -verdi sono speSso mangiati.volentieri dai bambini. pesce crudo non è cattivo; quanto alla carne cruda sembra che ripugni al palato umano, a meno che non sia affumicata, salata, drogata, o altrimenti condita; i cereali poi sono tutti gustosi non cotti. E’ un fatto incontestabile che l’uomo tende a man-giare. troppo. La facilità di ottenere cibi e la perfezione dell’arte culinaria.per cui essi acquistano talvolta un’attrattiva irresistibile, inducono a mangiare molto più di quanto si richiede per il proprio sostentamento. Ma per fortuna, come si trova dentro di noi una guida per scegliere gli alimenti, se ne trova un’altra [p. 243 modifica]per determinarne la quantità. E questa. guida viene data, non da un solo organo localizzato, quarè il seti:.(,) ingannevole, allettatore, del gusto, ma da tutto intero il: nastro corpo. Onando si ha bisogno 4 mangiare; ci si sente--debAli e la richiesta di nutrimento da tutti i tessuti e orfruii del corpo,. se rimane insoddisfatta, acquista for;:at,.. limite la eorriSpondente sensazione di fame diventa uno dei più impellenti motivi 4 azione. E quando c’è bisogno di cibo, c’è fante; e (Amando la fame è ouietata, qualsiasi eccesso importa non solo sperpero e rifiuto di materiali, ma danno effettivo. llisogna mettersi- in mente bene che la funzione di digestione e a assimilazione si svolge indipendentemente dalla nostra volanto, e dovrebbe passare del!. tetto inosservata, o tutt’al "più avvertita- soltanto da quel senso di bene:sere clw, ne accompagna e ne segue il compimento. La sazietà, è una, brutta cosa. Essa implica una sent:azione di ripienezza nella regione delto stomaco, e ciò significa che si è ingerito troppa roba. Di regola i pasti, a meno che non siano presi- molto lentamente, debbono venire interrotti- prima che rappettito sia del organi e ai tessuti più tutto soddisfatto, perchè lOntani occorre un certo tempo per sentire gli effetti del cibo. ingerito. Se questo è stato scasso è facile rivalersi nel prossimo paSto, e l’appettita sarà più vivo e il cibo. più gustoso, Nessuno ha mai dovuto lamentarsi di avere volontariamente mangiato troppo. poco., 1.1,:ntre raailioni d.’intlividati si. pentono ogni giorno di avere mangiato troppo. Invece di mangiare quanto si 1,1 ò si.dovrebbe accontentarci di mangiare solo quel tanto che basti a mantenerci in buona salute. «La maggior parte degli uom:ni si scavano la fossa coi propri denti» ha detto un filosofa. «• Se dovessi — ha detto un altro — specificare che cosa conduce alla longevità; desumertdo mio, giudizio dallo studio delle abitudini • dei centenari, direi che è la fame perpetua», Altri fattori. meno importanti che conducono- a longevità sono-la pulizia e l’esercizio, fisico.