L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III/Li doni, e presenti fatti d'ordine suo sono stati questi

Da Wikisource.
Li doni, e presenti fatti d'ordine suo sono stati questi

../L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III re di Francia, et Polonia, con la descrittione particolare della pompa ../Li quaranta sono li seguenti signori IncludiIntestazione 20 dicembre 2018 75% Da definire

L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III re di Francia, et Polonia, con la descrittione particolare della pompa Li quaranta sono li seguenti signori


[p. 29 modifica]

Li doni, e preſenti fatti d'ordine ſuo

ſono ſtati queſti.


Vna colanna per vno di cento fatti quaranta nobili, che ſeruirono ſua Maeſtà nominati qui ſotto.|||
Al caualliere Canale vna di trecento.|||
Al Signor Luigi Foſcari patrone del palagio, doue alloggiò vna di trecento.|||
Al Signor Scipio Coſtanzo Capitano della ſua guardia vno bacile, e boccale d'argento di trecento ſcuti con offerirſele appreſſo di farle liberare il Signor Giouan Tomaſo ſuo vnico figliuolo, che ſi troua hora ſchiauo del Turco.|||
Alli alabardieri della ſua guardia trecento ſcuti.|||
Alli trombetti nonanta.|||
Alli tambori ſeſanta.|||
All'arſenale mille.|||
Al bucintoro ducento.|||
Alla Galea del Generale Soranzo trecento.|||
Al maſtro di caſa cento.|||
Al Credentiero cinquanta.|||
A tre gondole regie ſeſanta.|||
Alle altre cremegine dodici per vna.|||
Alli muſici trecento.|||
Alla ſua Parocchia cento. &|||
A quella dell'Ambaſciatore ſuo altri cento.|||
In opere pie monaſterij è poueri trecento cinquanta.|||
Il reſto diſpenſato trà la famiglia del Prencipe, & officij di San Marco cioè a ſcudieri, Caualliere di Sua Serenità, portiero di colegio, Curſori, bollatore Ducale, Fanti de' Signori Capi, chi venti chi trenta è chi quaranta ſecondo l'eſſere, è conditione ſua, è parimenti à gli officiali, che ſeruirono al palagio Foſcari, compreſi ancora li ſcrittori, è poeti, che preſentorono alla ſudetta Maeſtà opere latine, è poeſie fatte in ſua lode, grandezza, è ſplendore: è quelli, che preſentorno pitture, & altre ſimili coſe, li Comici, che più volte gli diedero trattenimento, & appreſſo gli doni fatti a miniſtri, & officiali, che hebbero carico di ſeruirla pel camino da che cominciò ad entrare in queſto Dominio, che aſcendono alla ſumma di ſedeci mille ſcudi in circa.|||

Il Signor Duca di Sauoia al partire ſuo fece anch'egli vno belliſſimo preſente alla moglie del Clariſſimo Luigi Mocenigo padrone della caſa: doue allogiò di vna cinta tutta gioielata di trenta roſſete d'oro, cadauna delle quali ha quattro perle, & vna gioia in mezo di valore di mille ottocento ſcudi in circa.

[p. 29 modifica]

Li doni, e presenti fatti d'ordine suo

sono stati questi.


Una colanna per uno di cento fatti quaranta nobili, che servirono sua Maestà nominati qui sotto.|||
Al cavalliere Canale una di trecento.|||
Al Signor Luigi Foscari patrone del palagio, dove alloggiò una di trecento.|||
Al Signor Scipio Costanzo Capitano della sua guardia uno bacile, e boccale d'argento di trecento scuti con offerirsele appresso di farle liberare il Signor Giovan Tomaso suo unico figliuolo, che si trova hora schiavo del Turco.|||
Alli alabardieri della sua guardia trecento scuti.|||
Alli trombetti nonanta.|||
Alli tambori sesanta.|||
All'arsenale mille.|||
Al bucintoro ducento.|||
Alla Galea del Generale Soranzo trecento.|||
Al mastro di casa cento.|||
Al Credentiero cinquanta.|||
A tre gondole regie sesanta.|||
Alle altre cremegine dodici per una.|||
Alli musici trecento.|||
Alla sua Parocchia cento. et|||
A quella dell'Ambasciatore suo altri cento.|||
In opere pie monasterij è poveri trecento cinquanta.|||
Il resto dispensato trà la famiglia del Prencipe, et officij di San Marco cioè a scudieri, Cavalliere di Sua Serenità, portiero di colegio, Cursori, bollatore Ducale, Fanti de' Signori Capi, chi venti chi trenta è chi quaranta secondo l'essere, è conditione sua, è parimenti à gli officiali, che servirono al palagio Foscari, compresi ancora li scrittori, è poeti, che presentorono alla sudetta Maestà opere latine, è poesie fatte in sua lode, grandezza, è splendore: è quelli, che presentorno pitture, et altre simili cose, li Comici, che più volte gli diedero trattenimento, et appresso gli doni fatti a ministri, et officiali, che hebbero carico di servirla pel camino da che cominciò ad entrare in questo Dominio, che ascendono alla summa di sedeci mille scudi in circa.|||

Il Signor Duca di Savoia al partire suo fece anch'egli uno bellissimo presente alla moglie del Clarissimo Luigi Mocenigo padrone della casa: doue allogiò di una cinta tutta gioielata di trenta rossete d'oro, cadauna delle quali ha quattro perle, et una gioia in mezo di valore di mille ottocento scudi in circa.