L'uomo delinquente/Parte seconda/IV

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CAPITOLO IV. Anomalie del corpo.

L'uomo delinquente/Parte seconda/III L'uomo delinquente/Parte seconda/V IncludiIntestazione 12 maggio 2012 75% Criminologia

CAPITOLO IV. Anomalie del corpo.
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1. Torace, arti. — 2. Mancinismo ed altre anomalie.


1. L’apertura delle braccia supera la statura nei criminali, almeno secondo Lacassagne, più spesso e con una differenza maggiore, che nei normali. Il perimetro toracico, dalle misure mie e da quelle del Biliakow, sembra nei delinquenti superiore alla media, e pari a quella degli uomini più dediti alle fatiche; secondo quelle del Ribaudo essa è inferiore nei prevaricatori e negli insubordinati; nel 43 % poi di soldati rei vi era l'asimmetria, che mancava negli onesti. Inoltre nei criminali s’è notata l’anomalia del torace a imbuto nella proporzione del 2 al 4% e ginecomastia nel 2,2%. La gracilità si nota per eccezione, si può dire, negli omicidi, ma con frequenza negli stupratori e nei falsari. Nell’addome la distribuzione di peli al pube è come nelle donne terminata superiormente da una linea trasversale, non ascende verso il pube. Negli organi genitali esterni furono trovati da Penta nel 15,5% dei rei, anomalie di vario genere, criptorchidia, atrofia dei testicoli, idrocele, varicocele, fimosi, forma conica del glande, ipospadia, ecc. Baer trovò ernie inguinali nel 5,3%; Hansen nel 4,2% e Knecht nel 12%. Negli arti predominano le mani tozze e corte nei rei contro le persone, eccettuati i feritori; invece gli stupratori, i ladri, i borsaiuoli ed i truffatori hanno mani piuttosto lunghe. Inoltre vi si son trovate anomalie dei solchi palmari, che sono ridotti ad uno solo, traverso, o a due traversi e paralleli, come nelle scimmie e quindi con significato atavico; esse esistevano nel 10,6% dei delinquenti, e nel 5,06% dei criminali; e ancora anomalie per disposizione asimmetrica e per forme semplici (primarie) dei solchi papillari digitali palmari, dita soprannumerarie, ecc. Il piede piatto, che è comune nei negri, fu trovato nel 17,1 % dei criminali (Carrara), e nel 47% degli epilettici (Feré); il piede prensile, cioè capace di una tal mobilità dell’alluce da poter afferrare con esso oggetti, come si trova negli antropomorfi, negli Annamiti e negli abitanti della Cocincina, anatomicamente rappresentato dall’ampiezza del primo spazio interdigitale, fu riscontrato nel 17% dei criminali e nel 5% dei normali non rade le dita soprannumerarie.

2. Al contrario dei normali, nei criminali si ha con notevole frequenza la prevalenza di lunghezza della mano (25%), del dito medio (27%) e del piede (35%) nella parte sinistra del corpo, a cui però non corrisponde sempre un mancinismo funzionale motorio. L’atavismo di questo carattere spicca pel fatto che le asimmetrie tra gli arti superiori, le quali danno una prevalenza negli uomini alla metà destra nel 99%, la danno invece negli antropoidi alla sinistra nel 64%. Ed in tutto il corpo dei criminali abbondano le anomalie: così Knecht 23 volte su 579 trovò gozzo ed ipertrofia cardiaca, in 3 ittiosi, in 12 scoliosi, in 3 nei pilari, ecc. Caratteri progressivi. — Accanto a tutti questi caratteri, che segnano dunque un ritorno a forme di organizzazione primitiva per arresto di sviluppo, ve ne sono invece altri che sono progressivi o di superiorità: con il più frequente metopismo, la maggior frequenza di wormiani, la minor frequenza del terzo dente molare, la maggior frequenza di rudimentalità dell’osso lagrimale e la minore sutura della metopico-basilare, le anomalie numeriche per difetto delle vertebre, che esagerano la riduzione della colonna vertebrale umana attuale in confronto a quella degli animali, la presenza di muscoli soprannumerari nell’avambraccio e la mancanza del plantar gracile (Pitzorno), come dimostrarono Vucetich, Forgeot, Bianchi e Marimo, Sperino e Bovero.