Il sogno
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22 marzo 2021
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<dc:title> La Buffa </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Giulio Camber Barni</dc:creator>
<dc:date>1935</dc:date>
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<dc:rights>GFDL</dc:rights>
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La Buffa - Il sogno Giulio Camber BarniLa buffa.djvu
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Ho sognato, sapete,
d'esser ancora bambino
e di avere mia mamma
che mi stesse vicino;
e mi parve ancora
d'esser più grandicello
e di rubare l'uva
ai campi di Montebelìo;
d'esser grande infine,
di accarezzare Nerina
che mi respingeva
con la sua voce argentina;
poi il bosco dei Pini,
ed ancora il boschetto,
e di averci Dolores,
e di andarci a braccetto
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per i viali, la notte,
il mezzogiorno e la sera,
con il cielo stellato
come nella bufera;
di passeggiare i viali
del Prater assieme a Rosina,
e di baciar sulla bocca
quella bella bambina;
prima di partire
per la Puszta ungherese
solo e diseredato,
come chi va soldato,
quando rividi Lubiana
e mi sentii incatenato
da un caporale sloveno!
Allora... mi sono svegliato!
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