La Cortigiana (1525)/Atto quinto/Scena settima

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Atto quinto
Scena settima

../../Atto quinto/Scena sesta ../../Atto quinto/Scena ottava IncludiIntestazione 2 giugno 2008 75% Teatro

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Valerio, solo.

Valerio
Veramente messer Gabriel Cesano e messer Giovan Tomaso Manfredi ha rason di lodare questo vescovo di Cremona, perché molto piú che non si conta per ognuno è la sua cortesia. Io li ho comunicato le mie nove, e la minore profferta è stata i denari. Egli è peccato ch’egli sia prete e stia in questa Corte infernale, dove che de le migliara che se ne vede, e’ ce ne sono, poi un par buoni: il Reverendissimo Datario e Ravenna. Gli altri: guarda e passa! O Corte, quanto se’ tu piú crudele che l’inferno! E che sia el vero, l’inferno punisce li vizi e tu li adori e reverisci. Ma questo non mi giova. Io voglio trovare el mio padrone e lo troverò solo per Roma, perché io so le pratiche sue e li parlerò inanzi ch’io dorma, e saperò dove nasce il mal mio.