La signora dalle camelie (teatro)/Atto V/Scena prima

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Scena prima

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Atto V Atto V - Scena seconda
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SCENA PRIMA


Margherita addormentata e Rieux.


Rieux. (alzando la testa) Direi quasi d’aver dormito un poco. Bravo, signor Gastone, bella guardia che fate agli ammalati! e se in questo tempo avesse avuto bisogno di qualche cosa... (ascolta) No, essa dorme. Qual ora abbiamo? sette ore... non è ancor giunto; cominciamo dal ravvivar il fuoco.

Margherita. (svegliandosi) Nanetta, dammi da bere.

Rieux. Eccola.

Margherita. (alzando la testa) Ma questa non è la sua voce; chi è qui?...

Rieux. Sono io, o signora, Gastone de Rieux.

Margherita. E come vi trovate nella mia stanza?

Rieux. Bevete intanto, ve lo dirò poi... è abbastanza inzuccherata?

Margherita. Sì... ma dov’è Nanetta?

Rieux. Ella dorme. Quando ieri a sera verso le undici sono salito per avere vostre nuove, la poveretta cadeva dal sonno. Io, al contrario, avevo una volontà [p. 87 modifica]terribile di vegliare. Ho detto a lei che andasse pure a dormire, mi sono sdraiato là sul canapè vicino al fuoco ed ho passato felicemente la notte. Come vi sentite questa mattina?

Margherita. Meglio, signor Rieux; ma a che pro incomodarvi? (scende dal letto e viene a sedere sul canapè).

Rieux. Aspettate che v’aiuti... d’altronde voi sapete che passo molte notti alle feste da ballo, e che posso anche perderne qualcuna per sorvegliare un’ammalata... e poi aveva anche qualche cosa a dirvi.

Margherita. Parlate!

Rieux. Voi siete molto angustiata, signora Margherita... i vostri affari, per esempio...

Margherita. I miei affari...

Rieux. Vanno di male in peggio... Avete bisogno di denaro? quando ieri dopo pranzo sono venuto a vedervi, ho trovato un usciere che saliva da voi e l’ho pagato. Ma non è tutto, io ho poco denaro, è vero, perchè ho fatto una vistosa perdita al giuoco, pure eccovi 25 luigi, che v’impresto e chiudo in questo scrittoio; voi dovete accettarli, riserbandovi a restituirmeli ad una miglior occasione.

Margherita. Nobile cuore! e dire che vi accusano di sbadataggine!

Rieux. Lingue cattive, signora Gauthier; ma non è di me che ora dobbiamo parlare. Sapete voi quello che ora dobbiamo fare?

Margherita. Dite.

Rieux. Oggi è una bellissima giornata; voi avete dormito otto buonissime ore, dormirete ancora un poco dall’una alle tre, poi v’alzerete, io verrò a [p. 88 modifica]prendervi, v’invilupperete bene nella vostra pelliccia e andremo a fare una bella passeggiata in carrozza. In questo frattempo andrò a trovare mia madre, che non ho veduta da 15 giorni, farò colazione con lei, l’abbraccerò, e all’una precisa sarò qui da voi. Che ne dite del mio progetto?

Margherita. Se ne avrò la forza...

Rieux. Oh! l’avrete, ne sono sicuro, (suona) Venite, Nanetta, la signora Margherita s’è alzata.