Libro secondoCapitolo CXIII
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21 luglio 2008
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Autobiografie
<dc:title> La vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Benvenuto Cellini</dc:creator>
<dc:date>1558</dc:date>
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20110420232709
La vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze - Libro secondo Capitolo CXIII Benvenuto Cellini1558
In questo tempo il Duca se n’andò, con tutta la sua Corte e con tutti i sua figliuoli, dal Principe in fuori il quale era in Ispagna: andorno per le maremme di Siena; e per quel viaggio si condusse a Pisa. Prese il veleno di quella cattiva aria il Cardinale prima degli altri: cosí dipoi pochi giorni l’assalí una febbre pestilenziale e in breve l’ammazzò. Questo era l’occhio diritto del Duca: questo si era bello e buono, e ne fu grandissimo danno. Io lasciai passare parecchi giorni, tanto che io pensai che fussi rasciutte le lacrime: dappoi me n’andai a Pisa.