Lamentazioni (Diodati 1821)/capitolo 2

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capitolo 1 capitolo 3

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L’assedio e la fame; la presa e la distruzione di Gerusalemme.

2
  COME ha il Signore involta, come di una nuvola, nella sua ira, la figliuola di Sion! come ha gettata a basso di cielo in terra la gloria d’Israele; e non si è ricordato, nel giorno del suo cruccio, dello scannello de’ suoi piedi!

2 Il Signore ha distrutte tutte le stanze di Giacobbe, senza risparmiarle; egli ha diroccate, nella sua indegnazione, le fortezze della figliuola di Giuda, e le ha abbattute in terra; egli ha profanato il regno, ed i suoi principi. 3 Egli ha troncato, nell’ardor dell’ira, tutto il corno d’Israele; egli ha ritratta indietro la sua destra d’innanzi al nemico; e si è appreso a Giacobbe, come il fuoco di una fiamma, ed ha divorato d’ogn’intorno.

4 Egli ha teso il suo arco, come un nemico; la sua destra si è presentata a battaglia, a guisa di avversario, ed ha uccisi tutti i più cari all’occhio; egli ha sparsa la sua ira, a guisa di fuoco, sopra il tabernacolo della figliuola di Sion.

5 Il Signore è stato come un nemico; egli ha distrutto Israele; egli ha distrutti tutti i suoi palazzi, ha guaste le sue fortezze1, ed ha moltiplicato, nella figliuola di Giuda, tristizia e duolo.

6 Ed ha tolto via con violenza il suo tabernacolo2, come la capanna di un orto; egli ha guasto il luogo della sua raunanza; il Signore ha fatto dimenticare in Sion festa solenne, e sabato; ed ha rigettato, nell’indegnazione della sua ira, re e sacerdote.

7 Il Signore ha gettato via il suo altare, ha distrutto il suo santuario, ha messe in man de’ nemici le mura de’ palazzi di Gerusalemme; essi hanno messe grida nella Casa del Signore, come si soleva fare a’ dì delle solennità.

8 Il Signore ha pensato di guastar le mura della figliuola di Sion, egli ha steso il regolo3, e non ha rimossa la sua mano da dissipare; ed ha distrutti ripari, e mura; tutte quante languiscono.

9 Le porte di essa sono affondate in terra; egli ha disfatte, e spezzate le sue sbarre; il suo re ed i suoi principi sono fra le genti4; la Legge non è più, i profeti di essa eziandio non hanno trovata alcuna visione da parte del Signore5.

10 Gli anziani della figliuola di Sion seggono in terra, e tacciono6; si han messa della polvere sopra il capo, si son cinti di sacchi; le vergini di Gerusalemme bassano il capo in terra.

11 Gli occhi mi si son consumati di lagrimare, le mie interiora si son conturbate, il mio fegato si è versato in terra, per lo fiaccamento della figliuola del mio popolo, quando i fanciulli, ed i bambini di poppa spasimavano per le piazze della città.

12 E dicevano alle madri loro: Dove vi è del frumento e del vino? E svenivano, come un ferito per le strade della città, e l’anima loro si versava nel seno delle madri loro.

13 Con che ti scongiurerò? a che ti assomiglierò, figliuola di Gerusalemme? A che ti agguaglierò, per consolarti, vergine, figliuola di Sion? conciossiachè il tuo [p. 656 modifica]fiaccamento sia grande come il mare: chi ti medicherà?

14 I tuoi profeti ti han vedute visioni di vanità, e di cose scempie7; e non hanno scoperta la tua iniquità, per ritrarti di cattività, e ti hanno veduti carichi di vanità, e traviamenti.

15 Ogni viandante si è battuto a palme per te; ha zufolato, e ha scosso il capo contro alla figliuola di Gerusalemme, dicendo: È questa quella città, che diceva esser compiuta in bellezza, la gioia di tutta la terra8?

16 Tutti i tuoi nemici hanno aperta la lor bocca contro a te; han zufolato, e digrignati i denti; han detto; noi l’abbiamo inghiottita; questo è pur quel giorno che noi aspettavamo, noi l’abbiam trovato, noi l’abbiam veduto.

17 Il Signore ha fatto ciò ch’egli avea divisato; egli ha adempiuta la sua parola, ch’egli avea ordinata già anticamente9; egli ha distrutto, senza risparmiare; ed ha rallegrato di te il nemico, ed ha innalzato il corno de’ tuoi avversari.

18 Il cuor loro ha gridato al Signore: O muro della figliuola di Sion, spandi lagrime giorno e notte, a guisa di torrente; non darti posa alcuna; la pupilla dell’occhio tuo non resti.

19 Levati, grida di notte, al principio delle vegghie delle guardie; spandi il cuor tuo, come acqua, davanti alla faccia del Signore10; alza le tue mani a lui, per l’anima de’ tuoi piccoli fanciulli, che spasimano di fame, ad ogni capo di strada.

20 Vedi, Signore, e riguarda a cui tu hai giammai fatto così; conviensi che le donne mangino il lor frutto, i bambini ch’esse allevano11? Conviensi che nel santuario del Signore sieno uccisi sacerdoti e profeti?

21 Fanciulli e vecchi son giaciuti per terra in su le strade; le mie vergini, ed i miei giovani son caduti per la spada12; tu hai ucciso nel giorno della tua ira, tu hai ammazzato, tu non hai risparmiato.

22 Tu hai chiamati, d’ogn’intorno, i miei spaventi, come ad un giorno di solennità; e nel giorno dell’ira del Signore, niuno si è salvato, nè è scampato; il mio nemico ha consumati quelli che io aveva allevati, e cresciuti.