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Le Ricordanze (Rapisardi 1894)/Parte terza/Ottobre

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Parte terza - Disinganno Parte terza - Deserto
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OTTOBRE


Ride limpido il Sol dopo la piova
     Sopra gli umidi campi ridolenti
     Di nepitella, e più vicino appare
     Per lo nitido ciel l’ardua montagna
     5Tutta ametiste ed òr; solo una grigia
     Lista di nebbia fuggitiva rade
     Il bruno castagneto, e in su la cima
     Un’arruffata nugoletta posa.
     Biancheggian qua e là ville e capanne
     10Tra gli alberi occhieggiando, e qualche ardita
     Guglia di campanile al ciel s’appunta.
     Fuma la terra nericante; luce
     D’argentei fili il fresco aere; tremola
     Un sottile vapor sui cristallini
     15Sassi in ritondi monticelli estrutti

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     Di ridosso alle siepi incoronate
     Di caprifoglio; ed or cinerei or bianchi,
     Come al Sol piace e al venticello, ondeggiano
     Lungo i viali i giovinetti olivi.
     20Tripudia intanto fra’ pomposi tralci
     Col novo autunno la vendemmia, ed acri
     Fragranze e canti lascivetti avventa
     Per l’aure ricche di salute: sfilano
     Tra’ racemosi pampini, al fragore
     25Balzellante dei cembali, rubeste
     Gambe, e femori audaci fluttuanti
     Sotto l’incarco delle colme corbe.
     Guarda con desioso occhio il seguace
     Villano e ambigui allettamenti e prede
     30Medita, e chi motteggiando s’adagia
     Con voci aspre rabbuffa, in quel che innanzi
     Il festoso mastin latra, e saltella.
     Così fervon le amiche opere; canta
     Al gorgogliar degli sgorganti tini
     35L’affaccendata villanella; io sento
     Penetrarmi nel sangue una divina
     Pace, e de’ sogni miei penso, e sorrido.