Le antichità Romane (Piranesi)/2-XXV

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Tomo II, tav. XXV:

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Tav. XXV


A Spaccato per traverso della grand Urna col suo Coperchio, scavato di dentro a simiglianza di una Volta a crociera B Fianco della medesima, nel quale veggonsi intrecciate a grottesco due Viti con fronde, e grappoli di uva. Nel mezzo sonovi tre Genj alati con bolle d'oro al collo, i quali unitam.te stanno in atto di pestare co' piedi l'uva, raccolta in un gran tino con testa di leone dinanzi dalla cui bocca forota si può supporre, che scorresse il mosto entro le grandi anfore di creta, che sono poste sotto allo stesso. La Maschera di Sileno, ed il Festone fregiano il lato al Coperchio, e corrispondono a quelle degli altri lati. Il Fianco opposto è simile in tutto al presente a riserba della Maschera di Bacco fanciullo, la quale abbiamo qui segnata C. D Altra Maschera di Baccante, situata nella parte di dietro. E Avanzo di Fregio di marmo, trovato tralle rovine. F Gran Candeliere di marmo, ornato di varj grotteschi, fogliami, e festoni, composti, di fiori, e frutti. Il Piedestallo ha negli angoli di sopra tre teste di Ariete; in quei di sotto tre Sfingi formate in grottesco; siccome pure in grottesco sono i Genj delle facciate. Il lavoro è di eccellente Scalpello de' tempi migliori, imitato nelle opere loro da que' valentiss Professori del secolo decimo quinto, ed in oggi dagli Oltramontani indefesi investigatori dell' ottimo, cercasi tutto giorno di estrarne il modello. G Bolle d' oro fedelm.te copiate dal marmo in forma più grande.