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Le aureole/Alla serenità

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Alla serenità

../Sonetto all'autunno ../A la sorella IncludiIntestazione 13 luglio 2008 75% Poesie

Sonetto all'autunno A la sorella


 
Io t’ò nel cuore e tu, sole, mi scaldi
e le cose non oggi allo sfacelo
imminente rassegnansi: che cielo,
oggi! e che squilli! Nunziano gli araldi

5giovinetti l’avvento che sognai?
Come tutto è soave, come tutto
mi canta in cuore! non m’hai tu costrutto
un nido nei novissimi rosai?

Stelle! che gioia! Quanto cielo e quanti
10voli s’io chiuda gli occhi alla freschezza
di questa sera piena di dolcezza,
accolgo in essi ancor tristi di pianti!

Pianti lontani come le tue, nonna,
favole buone, come le mie pure
15notti, oh, quiete delle creature
che una fata protegge e una madonna!

Serenità, non tu mi riconduci,
nave di sogno, a una perduta riva?
non è forse una luce primitiva
20questa che vince tutte le altre luci?

E colgo ancora le margheritine
per i capelli de le mie sorelle
e m’inebrio del sole e de le stelle
e piango se mi pungono le spine.

25Tutto quel che fu mio, teneramente,
mette le foglie, mette i fiori, odora;
oh, mai tramonto si sbiancò in aurora
più di questa soave e più ridente!

Serenità, ben tu mi ricomponi
30gioie profonde per il mio ritorno,
e suoni tutte le campane a stormo,
le campane già vedove di suoni,

entro il mio cuore, e vuoi tu che al fiorito
maggio spalanchi l’umili finestre
35e odori il davanzale di ginestre
e canti ancora quello che infinito

canto mi parve e non fu che una nota!
Vuoi che l’orto mi dia ghirlande e frutti...
ma non sai farmi libero di lutti,
40ma non sai popolarmi questa vuota

casa! E allora?... perché farmi tornare?
Serenità: quiete al mio tormento
vana, sono perduto, ora, mi sento
morire e gli occhi s’empiono di bare

45e questo cielo non conobbe voli
mai, questa casa non s’aprì alla gioia,
serenità, serenità, ch’io muoia
dunque se il cuore tu non mi consoli,

se non valse al dolor tua compagnia,
50se il passato mi stringe sì che in ogni
luogo ritrovo i miei perduti sogni
pieni di una mortale nostalgia.