Le aureole/Il fanciullo

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Il fanciullo

../Dai «soliloqui di un pazzo» ../Sonetto IncludiIntestazione 13 luglio 2008 75% Poesie

Dai «soliloqui di un pazzo» Sonetto


a Guido Ruberti

Campane d’oro e tu le vuoi, sì, d’oro,
fanciullo, per il cuore che ti trema
d’ineffabile angoscia, oh, sì, campane
d’oro come i castelli de le fate,
5pellegrino che vai senza una meta,
curvo e pensoso di un lontano lume
che brilli sulla porta di una casa
triste ma dolce al tuo martirio... oh, d’oro,
sì, le campane come le alte stelle!

10Tu le ritroverai le tue sorelle
di un tempo, umili e buone e, forse, è il loro
riso che canta con le fonti e trilla
co’ i nidi e luce in fondo alla tua strada.

Fanciullo, apri il tuo cuore e in esso cada
15l’ultima foglia dell’autunno: mai
più mortale tristizia accoglierai
lungo la siepe della eterna strada.
Tu vuoi morire, ecco, tu vuoi dormire,
solo, per sempre, con le tue corone
20sfiorite e chiudi le pupille buone,
dolce, così, che sembra ti vanisca
l’anima, desolato pellegrino.

E sogni... e nella tua casa in un tetro
crepuscolo, le pallide sorelle
25vanno inquiete per l’assente, il loro
dolce fanciullo che le consolava
con l’innocenza delle sue parole,
e ti cercano e guardano le stelle
che ti guardano, e toccano le cose
30che già toccasti con le timorose
dita e non sanno che tu sei vicino.

Vicino sì, ma stanco, ma seduto,
ma ignaro. Oh! Dio, queste campane d’oro
come insistono... chi dunque ti vuole,
35fanciullo, se non il tuo sogno?... Loro?!
Loro?! ma dove? non ti sei perduto?

Forse: perduto, e non puoi ritornare.
Alle tue fonti più non devi bere,
hai seppellito le tue primavere
40per sempre; tu non puoi resuscitare.

Domani, se riprenderai cammino
curvo e pensoso di un lontano lume
che brilli sulla porta di una casa,
fanciullo, come il tuo sogno divino
45vorrai morire dopo un breve andare,
tanto solo e perduto ti sarai,
pellegrino che vai, che vai, che vai
simile al fiume che non trovi mare,
al seme che non possa fecondare
50per un suo malinconico destino.

Verranno le sorelle a riguardare
su la soglia deserta se non torni,
dolce il fratello dei lontani giorni
ancora e sempre... e non potrai tornare.