Le monete di Venezia/Lorenzo Celsi
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LORENZO CELSI
DOGE DI VENEZIA
1361-1365.
La falsa notizia della cattura di alcuni pirati genovesi fatta da Lorenzo Celsi, Capitano del golfo, decise gli elettori, che pendevano incerti fra quattro illustri candidati, a portare i loro voti sul fortunato guerriero. Lorenzo Celsi fu principe di animo grande ed amante della gloria; accolse con molta solennità e grandi feste il duca d’Austria ed il re di Cipro venuti a Venezia. Concluse coi Carraresi uu accordo per definire alcune vertenze nate per la giurisdizione di S. Ilario, appianò altri dissensi cogli Scaligeri, e rinnovò per cinque anni la tregua con Giovanni Paleologo, conservando i vantaggi dei cittadini veneziani nell’impero di Oriente. Ma questi nobili sforzi per ridonare la pace e la prosperità alla patria furono turbati dalla insurrezione di Candia, una delle più serie e pericolose, avendovi presa parte non pochi dei coloni veneziani stabiliti in Candia: riusciti vani i tentativi di conciliazione e di pace, la rivolta fa. domata colla forza e furono presi provvedimenti per impedirne il rinnovarsi.
Il doge Celsi morì nel luglio 1365 e durante il suo regno nulla di importante abbiamo da registrare, che possa interessare il numismatico. Fra le deliberazioni del Senato, troviamo una terminazione del 22 gennajo 1361-621 colla quale si accordano alcune facilitazioni ai tedeschi che portano oro a Venezia, assolvendoli dal pagamento di due grossi per marca che davano per mettere oro in zecca dalla guerra di Genova in poi, del grosso per no dar campanella e dei grossi 3 V» che pagavano per ogni cento libbre. Il mercante avrà facoltà di mettere l’oro in zecca o di venderlo all’incanto; portandolo in zecca è pagato dopo quattro giorni, ed intanto riceve dal doge e consiglieri una cedola di tre o quattromila ducati, i quali non possono essere adoperati ad altro scopo. Nel 29 aprile 13632, vista l’importanza e la gelosia dell’ufficio, il salario dei massari all’oro, da Lire 7, soldi 13, denari 2 e piccoli 6, si porta a Lire 8 di grossi all’anno. Quanto alle monete, si coniarono col nome del doge Celsi ducati, soldini piccoli e tornesi, ma non grossi ohe mancano totalmente in questo periodo.
MONETE DI LORENZO CELSI
1. — Ducato. Oro, titolo 1.000: peso grani veneti 68 52/67 (grammi 3.559).
D/ S. Marco porge il vessillo al doge LAVR · CELSI · lungo l’asta DVX, dietro il Santo · S · M · VENETI
R/ Il Redentore benedicente in un’aureola elittica cosparsa di stelle, quattro a sinistra, cinque a destra SIT · T · XPE-DAT/ Q TV REIGIS · ISTE DVCAT/
Tav. XII, n.° 1. |
2. — Soldino. Argento, titolo 0.965: peso grani veneti 10 66/100, (grammi 0.552).
D/ Il doge inginocchiato tiene con ambe le mani il vessillo + LAVR · CE LSI · DVX ·
R/ Leone rampante, coll’orifiamma
+ · S · MARCVS · VENETI ·
nel campo l’iniziale del massaro.
Tav. XII, n.° 2. |
Iniziali dei massari A I L M N S
3 — Piccolo, o denaro. Mistura, titolo 0,190 circa: peso grani veneti 5 1/2 (grammi 0,284): scodellato.
D/ Croce in un cerchio + LA CEL DVX ·
R/ Croce in un cerchio + ∽ · MARCV ∽ ·
Tav. XII, n.° 3. |
4. — Tomesello. Mistura, titolo 0.130 circa: peso grani veneti 14 (grammi 0.724). -, .
D/ Croce patente + · LAYR · CELSI · DVX ·
R/ Leone accosciato col vangelo tra le zampe anteriori + VEXILIFEB · VENECIAS ·
Tav. XII, n.° 4.
OPERE CHE TRATTANO DELLE MONETE. DI LORENZO CELSI.
Bellini V. — De monetis Italiæ etc., opera citata, Dissert. I. pag. 103 e 108, n.i XVII e XVIII, ed in Argelati, Parte V, pag. 30 o 301 e 32 n.i XVII e XVUL.
(Duval et Fröhlich) — Monnoies en or etc., opera citata, pag. 275.
Gradenigo G. A. — Indice citato, in Zanetti G. A. Tomo II, pag. 178, n.i LVII, LVIII e LIX.
Appel J. — Opera citata, Vol. IH, pag. 1124, n.° 3929.
Schweitzer F. — Opera citata, Vol. H, pag. 14, (231 a 243) e tavola.
Cumano D.r C. — Numismatica, articolo citato.
— — Illustrazione etc., opera citata, pag. 32, 38-40.
Lazari V. — Opera citata, pag. 69 e 169.
Orlandini G. — Catalogo citato, pag. 34.
Biografia dei Dogi | — Opera citata Doge LVIII. |
Numismatica Veneta |
Padovan e Cecchetti — Opera citata, pag. 17 e 85.
Wachter (von) C. — Opera citata. — Numismatische Zeitschrift, Vol. III, 1871, pag. 228, 231 e 254.
Schlumberger G. — Opera citata, pag. 472.
Padovan V. — Opera citata, edizione 1879, pag. 20 e 124 — Archivio Veneto Tomo XH, pag. 100 e Tomo XIII, pag. 147 terza edizione 1881, pag. 16 e 89.
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