Le nozze di Figaro/Atto Terzo/Scena quinta

Da Wikisource.
Atto Terzo

Scena quinta

../Scena quarta ../Scena sesta IncludiIntestazione 31 luglio 2010 75% Teatro

Atto Terzo - Scena quarta Atto Terzo - Scena sesta

Il Conte, Marcellina, Figaro, Bartolo e Don Curzio; poi Susanna
Recitativo secco

Don Curzio (entrando, a Marcellina, Bartolo e Figaro, che lo seguono)

È decisa la lite:
“O pagarla, o sposarla”. Ora ammutite.

Marcellina

Io respiro.

Figaro

Ed io moro.

Marcellina (fra sé)

Alfin sposa io sarò d’un uom che adoro.

Figaro (al Conte)

Eccellenza, m’appello…

Conte

È giusta la sentenza:
“O pagar, o sposar”. Bravo Don Curzio.

Don Curzio

Bontà di sua Eccellenza.

Bartolo

Che superba sentenza!

Figaro

In che, superba?

Bartolo

Siam tutti vendicati.

Figaro

Io non la sposerò.

Bartolo

La sposerai.

Don Curzio

“O pagarla, o sposarla”. Lei t’ha prestato
Duemila pezzi duri.

Figaro

Son gentiluomo, e senza
L’assenso de’ miei nobili parenti…

Conte

Dove sono? Chi sono?

Figaro

Lasciate ancor cercarli:
Dopo dieci anni io spero di trovarli.

Bartolo

Qualche bambin trovato?…

Figaro

No, perduto, dottor; anzi rubato.

Conte

Come?

Marcellina

Cosa?

Bartolo

La prova?

Don Curzio

Il testimonio?

Figaro

L’oro, le gemme e i ricamati panni,
Che ne’ più teneri anni
Mi ritrovaro addosso i masnadieri,
Sono gl’indizi veri
Di mia nascita illustre; e sopra tutto
Questo al mio braccio impresso geroglifico.

Marcellina

Una spatola impressa al braccio destro…

Figaro

E a voi chi ’l disse?

Marcellina

Oddio!
È egli…

Figaro

È ver, son io.

Don Curzio

Chi?

Conte

Chi?

Bartolo

Chi?

Marcellina

Raffaello.

Bartolo

E i ladri ti rapir?…

Figaro

Presso un castello.

Bartolo

Ecco tua madre.

Figaro

Balia…

Bartolo

No, tua madre.

Conte e Sua madre

Don Curzio

Figaro

Cosa sento!

Marcellina

Ecco tuo padre.
(corre ad abbracciare Figaro)
N. 18 - Sestetto Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.
Allegro moderato
Riconosci in questo amplesso
Una madre, amato figlio.

Figaro (a Bartolo)

Padre mio fate lo stesso:
Non mi fate più arrossir.

Bartolo (abbracciando Figaro)

Resistenza la coscienza
Far non lascia al tuo desir.

Don Curzio (fra sé)

Ei suo padre, ella sua madre:
l’imeneo non può seguir.
(a due)

Conte (fra sé)

Son smarrito, son stordito:
Meglio è assai di qua partir.

Marcellina

Figlio amato!

Bartolo

Figlio amato!

Figaro

Parenti amati!
(il Conte va per partire; Susanna l’arresta, entrando con una borsa in mano)

Susanna

Alto, alto, signor Conte:
Mille doppie son qui pronte.
A pagar vengo per Figaro,
Ed a porlo in libertà.

Conte e Don Curzio

Non sappiam com’è la cosa:
Osservate un poco là.
(Susanna si volge e vede Figaro che abbraccia Marcellina. Vuol partire)

Susanna

Già d’accordo colla sposa:
Giusto ciel, che infedeltà!
(a Figaro)
Lascia, iniquo!

Figaro (la trattiene; ella fa forza)

No, t’arresta.
Senti, o cara.

Susanna (dandogli uno schiaffo)

Senti questa.

Figaro, Bartolo e Marcellina

È un effetto di buon core:
Tutto amore è quel che fa.
(a sei)

Conte e Don Curzio

Fremo/-e, smanio/-a dal furore:
Il destino me la /gliela fa.

Susanna

Fremo, smanio dal furore,
Una vecchia me la fa.

Marcellina (a Susanna)

Lo sdegno calmate,
Mia cara figliuola,
Sua madre abbracciate,
Che vostra or sarà.
(corre ad abbracciar Susanna)

Susanna

Sua madre?

Tutti

Sua madre.

Figaro

E quello è mio padre,
Che a te lo dirà.

Susanna

Suo padre?

Tutti

Suo padre.

Figaro

E quella è mia madre,
Che a te lo dirà.
(corrono tutti e quattro ad abbracciarsi)

Susanna, Figaro, Marcellina e Bartolo

Al dolce contento
Di questo momento,
Quest’anima appena
Resister or sa.
(a sei)

Conte e Don Curzio

Al fiero tormento
Di questo momento,
Quest’anima appena
Resistere or sa.
(il Conte e Don Curzio partono)