Lettere (Andreini)/Lettera XXII

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XXII. Preghiere Amorose.

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Preghiere Amorose.


V
OI dovete forse creder (Signor mio dolcissimo) che la vostra lettera hiersera mandatami di somma contentezza mi sia stata cagione. Sappiate, ch’ella m’apportò tanto dolore, che ’nvece d’entrar in questi occhi dolenti il sonno, v’entrò ’l pianto, per non uscirne finche la vostra benignità non mi consola. Voi dite in essa lettera d’amarmi tanto quant’io merito. Sò, che merito poco, e quando ancora molto i meritassi, rispetto a voi merito nulla, ilche havend’io considerato, e sapendo, che voi come prudente non dite mai cosa, che prima non habbiate molto ben essaminata, hò creduto, e credo, che questo vostro modo di scrivere sia stato un modo accorto di significarmi che non m’amate, e voglia amore,

[p. 20v modifica]che non sia vero. Starò aspettando risposta, dallaquale attendo o vita, o morte. Fatemene dunque gratia, accioche, se pur debbo morire, stringendomi le vostre care note al cuore, consolatamente spiri l’anima innamorata, & afflitta.