Lettere (Isabella Teotochi Albrizzi)/XVI

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Ad Antonio Canova1


Venezia, 12 Gennaio 1812.

Siate pure il ben tornato, mio caro Canova. Io vi ho sempre seguito, e già m’erano noti tutti i vostri passi. Nulla di meno la vostra lettera mi è stata carissima, e vi ringrazio col più tenero sentimento del cuore d’avermela scritta. M’accorgo che il pericolo è stato assai grande, e tanto più godo che ne siamo usciti felicemente. Qual gioia per tutti quelli che v’amano ed onorano?

Mi farete sommo piacere mandandomi la copia dell’onorevole dispaccio, perchè io amo di sapere, e voglio sapere tutto ciò che vi riguarda. Ammiro la vostra delicatezza riguardo a De Non. Ma quale virtù non è in voi eminente? De Non vi ha egli detto che io gli aveva scritto di voi? E voi avete prima della vostra partenza per Parigi ricevuta una mia lettera che vi ho diretta a Firenze, rispondendo appunto a quella che da Firenze mi avete scritto?

Pregovi di un saluto al Fratello; ricevetene mille dal marito, e dal Cav. Pindemonte distintissimi. Addio, divino Canova, onore d’Italia e gioja de’ vostri amici, addio.

ISABELLA vostra.

Note

  1. Inedita al Museo e Biblioteca di Bassano.