Libro de' Vizî e delle virtudi/Capitolo LXX

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Delli ammonimenti della Prudenzia.

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Delli ammonimenti della Prudenzia.
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Quando la Prudenzia ebbe parlato come di sopra avete inteso, cominciò a pensare e a recarsi a memoria li suoi ammonimenti. E quando ebbe una pezza pensato, disse: - Figliuol mio, la Fede Cristiana, sí come capo e fondamento di coloro che vogliono intendere al servigio di Dio, tiene le chiavi de la prima porta di paradiso, e a neuno la diserra, né ’l lascia andare in quel luogo beato, se prima non conosce Dio e crede, secondo ch’amonisce e comanda. E però accaderebbe a lei di darti imprima i suoi ammonimenti; ma ella t’ha già esaminato e ammonito e ricevuto per fedele, secondo che si contiene nella carta che tu mi mostrasti.

- E cosie viene ora a me la vicenda di farti intendere de’ miei, perché tengo le chiavi della porta seconda. E vo’ che sappie per certo che a neuno apro questa porta, né ’l lascio in paradiso andare, se prima non è prudente, cioè savio e iscalterito in su le cose c’hae a fare, in conoscere il bene dal male per diritta ragione, e aleggere1 il bene nelle sue operazioni, e fuggire il male c’ha conosciuto. E puote usare questa virtù per quattro virtù che nascono di lei: cioè per buona memoria, per buono conoscimento, per buono provedimento, per buono esaminamento delle cose contrarie.

- Per buona memoria puote l’uomo usare questa virtù, quando l’uomo ha memoria e ricordasi di molte cose passate e di molti fatti che sian già avenuti e incontrati, e adatta il fatto c’ha a fare ad alcun fatto passato, e dice: "Questo fatto simigliantemente dee andare, o in questo fatto simigliante via si dee tenere". Per buon conoscimento puote l’uomo usar questa virtude, quando imagina bene il fatto c’hae a fare, e conosce il ben dal male per diritta ragione, o la cosa giusta da la non giusta o la convenevole da la sconvenevole, e sí guarda il bene c’ha conosciuto e manda a compimento. Per buon provedimento può l’uomo usare questa virtù, quando del fatto c’hae a fare provede dinanzi che ne può incontrare o avenire, perché si giudicano le buone cose da le rie solamente da la fine. Per buono esaminamento puote l’uomo usar questa virtù, quando l’uomo esamina bene ogni cosa del fatto o de la cosa c’ha a fare, perché molte cose paion buone, che non sono, perché i contrarî e le cose che posson nuocere non sono bene esaminate e cercate.

Note

  1. aleggere: scegliere.