O lingua serpentina, atendi teco,
ché sai ben che sei nata in el peccato!
Tu credi ch’io non veggia e che sia cieco 4e più che mai non festi io ho studiato.
Tu sei ben d’ignoranza uno empio speco
e pensi d’esser forsi un terzo Cato.
Tace, non dir più mal, fanne la prova, 8ché sempre un bel parlar dilecta e giova.