Lirica (Ariosto)/Appendice seconda - Liriche apocrife/Sonetti/IV. - Amanio. Riso di bella donna
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IV. - Amanio. Riso di bella donna
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V
[Bembo]
Sono questi gli occhi che.
Son questi que’ begli occhi in cui mirando
senza difesa far perdei me stesso?
È questo quel bel ciglio, a cui si spesso
in van del mio languir mercé dimando?
Son queste quelle chiome, che legando
vanno il mio cor sí ch’ei ne more espresso?
O volto, che mi stai ne l’alma impresso,
perch’io viva da me mai sempre in bando;
parmi veder ne la tua fronte Amore
tener suo maggior seggio, e d’una parte
volar speme e piacer, tèma e dolore.
Da l’altra, quasi stelle in ciel consparte,
quinci e quindi apparir senno e valore,
bellezza e leggiadria, natura ed arte.