Lirica (Ariosto)/Sonetti/XXXIII. - Avvinto da tanti pregi, brama...

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XXXIII. - Avvinto da tanti pregi, brama...

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XXXIII. - Avvinto da tanti pregi, brama...
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XXXIII

Avvinto da tanti pregi, brama di esser sempre con lei.

     Se senza fin son le cagion ch’io v’ami,
e sempre di voi pensi e in voi sospiri,
come volete, oimè! ch’io mi ritiri,
4e senza fin d’esser con voi non brami?
     Son la fronte, le ciglia e quei legami
del mio cor, aurei crini, e quei zaffiri
de’ bei vostri occhi, e lor soavi giri,
8donna, per trarmi a voi tutti ésca ed ami.
     Son di coralli, perle, avorio e latte,
di che fûr labra, denti, seno e gola,
11alle forme degli angeli ritratte;
     son del gir, de lo star, d’ogni parola,
d’ogni sguardo soave, insomma, fatte
14le reti, onde a intricarsi il mio cor vola.